CUGLIERI (OR) – Castello di Montiferru
Cuglieri fece parte del Giudicato di Torres dove fu anche
capitale della curatoria del Montiferru. Nel 1160 Ittocorre, fratello del
giudice Barisone di Torres, fece costruire il Castello del Montiferru (oggi
Casteddu Ezzu) allo scopo di proteggere il confine del giudicato dagli attacchi
del vicino Giudicato di Arborea. Nel 1259 con la fine del Giudicato di Torres,
Cuglieri fu annesso al giudicato d'Arborea, ad opera del sovrano Mariano II. Nel
1294 fu ripreso dai Pisani, con molti altri castelli, ai fratelli Guelfo e
Lotto della Gherardesca, figli dello sventurato conte Ugolino. Nel 1300 il
castello fu dato in pegno dal marchese Malaspina ad Andrea e a Mariano
d'Arborea, che lo possedevano nel 1308, così come il castello di Serravalle di
Bosa e quello di Montacuto.
Nel 1328 il re Alfonso d'Aragona, con l'avvento al trono, ne confermò il
possesso a Ugone d'Arborea. Nel 1354 Mariano d'Arborea, ribellatosi al re
Pietro il Cerimonioso, occupò il castello che manteneva ancora, nonostante gli
accordi, nel 1355. Con la resa di San Martino fuori le mura nel 1410, Cuglieri
col suo castello passò al Regno di Sardegna e Corsica; il maniero
perse la sua funzione difensiva e subì diversi passaggi di proprietà. Nel 1417
fu dato, a titolo di feudo col paese di Cuglieri, da Alfonso V a Guglielmo di
Montañans, primo feudatario di Cuglieri (composta dai villaggi di Sennariolo,
Santu Lussurgiu, Cuglieri, Scano, Flussio e Sietefuentes), che nel 1426 lo
vendette a Raimondo Zatrillas. I Zatrillas tennero il feudo per 248 anni, fino
al 1669. A loro si deve lo sviluppo dell’olivocultura sul territorio. I Serviti
diffusero il culto della Vergine e furono ancora i Zatrillas a costruire e ad
ampliare la chiesa della Madonna della Neve. Nel 1548, per la generosità della
beata Lucia Zatrillas, fu costruito anche il convento dei Servi di Maria,
annesso alla Chiesa delle Grazie. Molto importante fu la storia di Francesca
Zatrillas, ultima feudataria per la sua famiglia del feudo. Nata a Cuglieri nel
1642, fu la quinta contessa di Cuglieri e la quarta marchesa di Siefuentes. Nel
1668 rimase coinvolta nell’omicidio del marito Agostino di Castelvì e del
Viceré Camarassa. Ritenuta colpevole si rifugiò nel suo feudo, prima nel
castello del Montiferru. Avuta notizia dell'arrivo ad Oristano di un gruppo di
cavalieri, con a capo un commissario, che doveva perseguirla, di notte fuggì
nella montagna, rifugiandosi nella chiesa campestre di S. Lorenzo. Poi
avventurosamente giunse alla cala di Foghe, da dove si imbarcò alla volta di
Livorno. Il feudo fu quindi recuperato dalla Corona, ma il castello, dal 1670,
fu abbandonato. Il monte sul quale è stato costruito il fortilizio è formato da
roccia basaltica grigia che mostra in qualche punto la divisione in prismi. Le
emergenze materiali di Casteddu Ezzu si limitano a resti di torri, paramenti
murari e vani sotterranei probabilmente con funzione di cisterne. Il castello,
la cui pianta si presentava allungata, racchiudeva all'interno delle sue mura
una serie di ambienti, di cui è rimasta traccia a livello di fondamenta, ma di
cui non è dato conoscere le funzioni. Non vi sono studi recenti che trattino la
struttura del castello di Montiferru. Si rimanda alla voce
"Cuglieri", curata da Vittorio Angius per il "Dizionario"
del Casalis, edito alla metà dell'Ottocento. Una riedizione dell'opera, con la
selezione dei lemmi realtivi alla Sardegna, è stata curata dalla Ilisso
Edizioni nel 2006. Alcune foto aggiuntive si possono trovare ai seguenti link: http://ilanadera.blogspot.it/2011/12/castello-del-montiferru-cuglieri.html,
http://lnx.laboccadelvulcano.it/index.php?option=com_oziogallery3&view=10cooliris&Itemid=133&lang=it
Fonti: http://it.wikipedia.org, http://www.cuglieri.com, http://www.sardegnacultura.it, http://lnx.laboccadelvulcano.it
Foto: da www.cuglieri.com
e di orlyniscu trovata su http://www.panoramio.com
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