giovedì 17 dicembre 2015

Il castello di giovedì 17 dicembre






CASTELNUOVO BERARDENGA (SI) - Castello di Scopeto

"Un lungo viale di bosso, accuratamente sagomato, conduce all'antico complesso di Scopeto. Il luogo fu, agli inizi dell’anno mille, parte dei possedimenti della cattedrale senese divenendo poi proprietà della famiglia Sozzini che lo mantenne fino all’estinzione avvenuta nel secolo scorso. Già agli inizi del '300 troviamo alcuni Sozzini partecipare alle alte magistrature della Repubblica Senese, ma è solo verso la fine del XV secolo e durante il successivo che Cornelio, Dario, Lelio, Camillo e Fausto accoglieranno, con pieno entusiasmo, le tesi della Riforma divulgando, nelle numerose Accademie, quelle scintille di eresia che in seguito provocheranno le ire e la energica reazione del Sant'Uffizio. Scopeto diventa così il ritrovo di tutti coloro che accettano le nuove idee, e dopo essere stata coinvolta negli ultimi fatti d'arme che portarono alla caduta della fiorente repubblica sotto le palle medicee, diverrà con Fausto Sozzini, il centro delle nuove conferenze teologiche. I primi sospetti di eresia nascono nel 1558 e questo evento procurerà un primo processo inquisitoriale per tutti i membri della famiglia. L'inquisizione arriva fino alla villa di Scopeto e qui vengono catturati Cornelio e Dario, mentre Camillo e Fausto riusciranno a fuggire. Durante il processo Fausto si recherà all'estero e troverà rifugio a Ginevra, mentre in patria i suoi beni, compresa la villa di Scopeto, venivano confiscati dal Sant'Uffizio. La torre, dunque, e tutti gli altri edifici che si affacciano su un grande piazzale sono legati a questa famiglia, a cui si deve la prima trasformazione in villa di Scopeto, e principalmente del cassero medievale e del corpo adiacente. La torre a pianta rettangolare conserva ancora nella base il robusto paramento murario a scarpa, mentre subisce continui rifacimenti nella parte alta, escluso tutto il lato nord in cui sono visibili le finestre ad arco ribassato e le arciere-archibugiere dalla sommità. Altri edifici, adibiti agli usi della fattoria, si affacciano sul piazzale e conservano, sia nelle strutture sia internamente, quel sapore un po' vecchiotto, dove ogni locale mantiene ancora gelosamente le proprie funzioni secondo i criteri di una agricoltura più patriarcale che moderna. Alcuni vani della villa sono stati invece affrescati durante gli ultimi restauri con decorazioni floreali tanto care al '600 e '700 che sono eseguite con rara maestria.". La tenuta è ora uno dei più esclusivi luoghi di soggiorno ed offre ai suoi ospiti una esperienza unica.
Fonti: http://www.borgoscopetorelais.it/ita/storia.htm (Tratto dal libro "Il Chianti di villa in villa" - Autore: Prof. Lorenzo Bosi - Scopeto), http://www.borgoscopetorelais.it/ita/relais.htm

Foto: entrambe di Claudio Vagaggini, pubblicate sulla pagina Facebook https://www.facebook.com/CASTELLI-ROCCHE-FORTEZZE-in-Italia-308856780344/?fref=photo

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