PIAZZA AL SERCHIO (LU) - Castello di Sala (o Castelvecchio)
All’ingresso di Piazza al Serchio, sopra uno scoglio roccioso, alla confluenza dei due rami del Serchio, quello di Soraggio e quello di S.Michele (a poca distanza dalla vecchia locomotiva a vapore, esposta come monumento), si trovano le rovine di uno dei più antichi castelli della Garfagnana, conosciuto oggi come Castelvecchio di Sala. Nel corso della sua storia ha cambiato spesso nome creando spesso confusione nelle ricerche degli storici. La sua storia iniziò in epoca romana, per controllare le importanti vie di comunicazione che si incrociavano in quel piccolo pezzo di terra incastrato fra montagne, i romani vi costruirono una prima fortificazione, “Castrum” che dopo la cacciata dei Goti dalla valle da parte dell’esercito di Narsete iniziamo a trovare citato nei documenti, Narsete vi lasciò a guardia uno dei quattro presidi Bizantini dislocati nella valle. Intorno alla fine del VI secolo, i Longobardi riuscirono a penetrare in Garfagnana conquistando anche Castelvecchio “Castellum Garfagnanae”, i nuovi Signori dopo aver occupato la valle non ne mutarono l’ordinamento amministrativo, lasciando in vita le “circoscrizioni” Bizantine chiamate “Fines” e Castelvecchio continuò a esser capoluogo del “Fines Carfaniense”, che in quel periodo comprendeva, le “Terre” dell’antica “Plebs de Castello” e delle Pievi di Oppiano e di S.Lorenzo di Vinacciara (Minucciano). Dopo il Mille, le continue guerre fra Lucca, Pisa e i Malaspina, sempre pronti ad impossessarsi dell’alta Gargagnana, misero in difficoltà il Vescovato di Lucca che, per mantenere i propri privilegi feudatari sulla Contea, fu costretto più di una volta a ricorrere all’intervento dell'Imperatore (Federico Barbarossa 1155, Enrico VI 1194, Ottone IV 1209 e infine Carlo IV 1355). Castelvecchio in epoca medievale si trovò spesso al centro di battaglie scatenate dalle principali potenze militari toscane presenti nella regione, nel XV secolo con l’arrivo degli Estensi in Garfagnana la situazione politica sembrò stabilizzarsi, ma quando questi ultimi entrarono in conflitto con la Curia Romana, le operazioni belliche nella zona ripresero. Alcuni uomini dei castelli della Vicaria di Camporgiano si rifiutarono di tornare sotto Lucca, chiedendo protezione al Marchese di Ferrara Leonello D’Este. Per ritorsione verso i Lucchesi e il loro Vescovo s’impadronirono di Sala assaltando e distruggendo Castelvecchio. Al Vescovato di Lucca ci vollero 30 anni di reclami e l’intervento del Pontefice per ripristinare la Contea, che tennero fino alla fine del XVIII secolo. Il castello fu abbandonato già in epoca rinascimentale, utilizzato in seguito come terreno agricolo e castagneto. Castelvecchio, i cui ruderi sommersi dalla vegetazione sono rimasti pressoché irriconoscibili per secoli, è stato oggetto di un importante intervento di recupero che ha reso l'area nuovamente fruibile ed utilizzabile come spazio pubblico per eventi e manifestazioni. Oggi è pienamente recuperata la cortina esterna, ormai ridotta (nei punti più alti raggiunge i due metri di altezza), di forma trapezoidale irregolare con il vertice rivolto al nord, l'unica porta di accesso aperta nella cortina sud, la più corta, è perduta salvo per le feritoie poste a sua difesa. Sono identificabili anche le fondazioni di alcuni edifici interni al perimetro che costituivano le strutture di servizio. Altri link suggeriti: http://www.ingarfagnana.org/piazza-al-serchio/roccacastelvecchio.php, http://www.rocchevalledelserchio.it/it/cultura-e-territorio/piazza-al-serchio/castelvecchio-castello-di-sala/, https://www.youtube.com/watch?v=1gGawhnEUwk (video di Camperisti in erba)
Fonti: http://www.contadolucchese.it/piazzaalserchio_home.htm, https://castellitoscani.com/piazza-al-serchio/
Foto: entrambe prese da https://castellitoscani.com/piazza-al-serchio/
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