venerdì 8 maggio 2009

Sconcertante


In questi giorni si parla molto di un presunto problema che riguarderebbe il quartiere dell'Eur di Roma. Stando a quanto scritto su "La Repubblica" e che riporto qui di seguito c'è poco da stare allegri,anzi c'è da incazzarsi parecchio...

Il 24 luglio 2008, alle ore 17.50, 1800 cariche di tritolo hanno mandato in polvere il Velodromo dell´Eur, sprigionando una nube che ha invaso i palazzi circostanti per alcuni giorni. Ma gli artificieri, gli abitanti del quartiere, i vigili urbani del XII gruppo che presidiarono la zona, i bambini del nido di viale Egeo che in quei giorni andavano a scuola e in giardino per il campo estivo, non sapevano che stava per esplodere una bomba ecologica. Perché l´impianto costruito per le Olimpiadi del 1960 conteneva al momento dell´esplosione molto amianto: il materiale che può provocare il cancro ai polmoni, e non importa - ha sentenziato la Cassazione il 28 novembre 2008 - quanto se ne sia inalato o quanto è stata lunga l´esposizione alla polvere killer.
Una sorpresa per tutti. "È stato uno shock sapere che ci fosse amianto nel Velodromo e che, nonostante questa notizia, fosse stato deciso di far esplodere la struttura nel luglio scorso". Così Massimiliano Di Gioia, consigliere nazionale e membro dell'esecutivo romano dei Verdi.
"Siamo vicini alla popolazione - prosegue Di Gioia - ed in particolare ai cittadini del Municipio XII e verificheremo la possibilità di richiedere il sequestro dell'area alla magistratura che ci auguriamo, nell'aprire ufficialmente un'inchiesta, possa individuare le responsabilità di quanto accaduto".
Per Domenico Scilipoti dell'Italia dei Valori è "un fatto di una gravità inaudita che
indica l'approssimazione con cui certi delicati interventi vengono realizzati". "Dai contatti resi noti tra la ditta incaricata dello smaltimento del rudere la Eur spa e la Asl Rmc - continua - sembrerebbe che non siano state adottate tutte le cautele necessarie per smaltire le parti di amianto presenti nella costruzione, tant'è che se ne avrebbe ancora traccia nella parte orientale del rudere. Ma ciò che è davvero sconcertante è che il giorno dell'esplosione, come da testimonianze in merito raccolte, si sarebbero sprigionate nell'aria particelle di amianto dannosissime per la salute che ignari cittadini, quali artificieri, abitanti, vigili urbani e bambini del vicino nido, avrebbero inalato senza nessuna precauzione".

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