venerdì 13 gennaio 2012

Il castello di venerdì 13 gennaio



MONTEMAGNO (AT) – Castello Conti Calvi di Bergolo

Sorto nel XIII - XIV secolo, è uno dei meglio conservati dell'Astigiano e domina imponente sull'abitato. La storia del paese si intreccia strettamente con la storia del castello che ne costituisce il riferimento principale. Prima attestazione certa della rocca risale al 981. In quegli anni lontani la struttura era ben diversa da quella nella quale si trasformò in seguito. Si limitava a un mastio protetto da un muro e più in esterno da un profondo fossato. Signore della rocca primitiva pare fosse Aleramo, ma niente di più preciso si sa in merito. Nei secoli successivi il castello non solamente si ampliò in dimensioni e importanza, ma entro le sue mura si strinsero alleanze decisive per la storia del luogo e di riflesso quella della penisola stessa. Il casato noto più antico e rappresentativo è quello dei Marchesi del Monferrato, partecipi alle crociate e, alcuni di loro regnanti anche in Palestina. Nel 1219 ad esempio l’edificio venne donato a Federico II di Svevia da Guglielmo V in cambio di un prestito per una spedizione. Le donazioni si susseguirono fino al 1269, data nella quale il castello a causa di uno scontro fra il signore di Monferrato contro Asti venne parzialmente distrutto, mentre nel 1290 a causa di un ennesimo scontro fra i medesimi protagonisti, venne totalmente raso al suolo. Ancora nel secolo XIV il castello fu teatro di scontri sanguinosi e cruenti fra Guelfi e Ghibellini e in giustificazione di queste lotte, nel 1342 la proprietà passò alla famiglia Turco, niente di meno che i massimi esponenti della fazione ghibellina in Asti. Nel 1435 i Monferrato giurarono fedeltà ai Duchi di Savoia.L'imperatore Carlo V temendo le mire espansionistiche dei Savoia favorì i Duchi di Mantova nel dominio del Monferrato anche in considerazione che Margherita Paleologa, nipote dell'ultimo Marchese era sposa del Duca di Mantova. Nel 1519 il castello fu in possesso di Francesca della Cerda. Seguirono periodi difficili con invasioni, lotte e saccheggi dovuti a truppe spagnole, francesi e tedesche. Graffiti conservati nella parete absidale della Chiesetta di S. Maria della Cava sono testimonianza di quel periodo. Il feudo di Montemagno nel 1610 appartenne ad Evasio Ardizzi ceduto poi al mercante di sete di Casale Giovanni Gallone e da questi venduto nel 1669 ai Callori di Vignale. I grandi restauri del maniero vennero eseguiti da questi signori e sono datati 1721. Il feudo passò quindi per via dinastica a Ottavio Grisella. Francesco Maria Grisella fu l'ultimo signore feudale di Montemagno. In tempi più recenti il castello è stato di proprietà degli Avogadro della Motta, dei Sanseverino, dei Cavalchini Garofoli e ora appartiene ai Calvi di Bergolo. Il Conte Giorgio Carlo Calvi di Bergolo (1887-1977) era lo sposo della Principessa Jolanda di Savoia per cui erano frequenti le visite e le permanenze dei regnanti a Montemagno. La struttura del castello è molto particolare. Ha infatti una pianta quadrangolare irregolare che fa da chiusura ad una corte ellittica. L’edificio, coronato da merlature ghibelline e da due torri laterali che delimitano il fronte principale, presenta una facciata con due serie di finestrelle ogivali a ghiere rientranti. Sono presenti ben cinque balconi in pietra, e alcune bellissime finestre ad arco a sesto acuto. All’interno del castello, oltre alle numerosissime stanze e ai misteriosi sotterranei che ebbero funzione di carceri, è presente anche un’ampia sala detta l’aula del senato e delle belle scuderie. La struttura, in ottimo stato, seppure di proprietà privata è visitabile.

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