venerdì 3 aprile 2015

Il castello di sabato 4 aprile





NARNI (TR) – Castello in frazione Montoro

E' forse il maggiore tra i castelli del territorio Narnese per consistenza urbanistica e per la complessità delle sue vicende storiche. Sorge sul crinale di un colle di arena gialla (color oro) e creta chiara: di qui il suo nome, che appare per la prima volta nell'anno 857 come possedimento dell'abbazia di Farfa. Dopo la costituzione dell'ordinamento feudale nel secolo XI, il castello entra nell'orbita d'interesse pontificia. Il Castello di Montoro fu donato da Guglielmo Conte di Caserta, e dal nipote Giacomo di Tricarico, ai fratelli Montorio e Martino, figli di Montorio anno 1194. I marchesi Montoro nell'XI secolo, acquisirono l'amministrazione feudale del paese su concessione dello Stato Pontificio. A partire dalla concessione, la famiglia Montoro rimase poi sempre fedele al papato sino alla dissoluzione del potere temporale della Chiesa (dall'unità d'Italia comunque i marchesi rimasero comunque di fatto e di diritto padroni di Montoro e delle terre circostanti). Al XV secolo risalgono gli Statuti di Montoro, che sancirono l'autogoverno e l'autonomia rispetto a Narni. La famiglia dei Montoro cercò sempre di difendere questa autonomia anche concedendo favori alla corte papale: spesso molti suoi uomini furono a capo delle truppe pontificie. Nel 1528, però, una bolla di Clemente VII segnò la fine di questa autonomia, con la restituzione di molti beni alla Chiesa, tra cui gli Statuti stessi. Nel 1816 il marchese Giovanni Patrizi-Montoro, discendente dei Montoro, dovette rinunciare al castello (costretto da Napoleone in persona che lo fece rinchiudere nello Chateau d'If per essersi rifiutato di aderire alla leva dorata) per cederlo a Narni. Successivamente la marchesa Porzia, tuttavia, riuscì a rientrare in possesso di quasi tutte le proprietà grazie ad un accordo, tenuto allora segreto, con il comune di Narni: buona parte del paese (tuttora residenza signorile), le terre ed i boschi circostanti. Suo nipote Filippo riuscì a costruire una strada circolare intorno al paese, un acquedotto, una scuola e diverse altre opere pubbliche. Nel borgo spicca la torre di avvistamento a pianta quadrata, collocata nel complesso residenziale nato sul preesistente castello. Sulla copertura, coronata da una merlatura guelfa, è stata successivamente costruita una piccola torre campanaria sui cui archi sono stati poi aggiunti quattro orologi. E' di dimensioni notevoli: almeno di altezza doppia rispetto al complesso edilizio circostante usato ancora come residenza signorile. Il castello (IX secolo) appare come una struttura piramidale su tre piani (la torre, la residenza, il paese). La struttura architettonica offre una visione fortemente caratterizzata da un punto di vista paesaggistico-ambientale. Nel XVI secolo furono costruiti parecchi tratti di pavimentazione in mattoncini a spina di pesce, di cui rimangono alcuni tratti. Ecco un interessante video sul castello (di Emanuele Ubaldi): https://www.youtube.com/watch?v=aL4y3fDe4Y4


Foto: entrambe da http://www.anticaviaflaminia.it/it/storia-e-cultura/castello-di-montoro/

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