lunedì 3 agosto 2015

Il castello di lunedì 3 agosto






CAMPO TURES (BZ) - Castello di Tures

Sorge presso nella Val di Tures, una perpendicolare della Val Pusteria. Il castello si erge su un promontorio che forma una chiusa naturale, chiamata Klapf, la quale dà geograficamente inizio alla Valel Aurina, mentre la località Drittelsand, posta a settentrione del castello, appartiene ancora al comune di Campo Tures. Originariamente di proprietà dei Signori di Taufers (la cui prima menzione risale al 1136), i nobiliari e dinasti, nonché dal 1215 ministeriali della chiesa vescovile di Bressanone che lo eressero nel primissimo Duecento, fu trasformato in abitazione residenziale nel XV-XVI secolo. Mastio e dongione (torre abitabile) vennero eretti verso la costa montagnosa, l'unica parte da cui sarebbe potuto provenire un attacco. Il palazzo (in seguito utilizzato come granaio) fu eretto invece sul lato occidentale, in una zona protetta dalla natura stessa del terreno. L'area edificabile, già delimitata di per sé dalla conformazione dello sperone roccioso su cui sorge il castello, venne ulteriormente definita con la costruzione di una cinta muraria, lungo la quale si addossarono successivamente diversi edifici abitativi, soprattutto al principio del XVI secolo. Le imponenti opere forticate dell'ingresso risalgono al XVI secolo. Il Conte Hugo, proprietario del castello, dopo aver combattuto numerose battaglie divenne vittima d'intrighi di corte, nel 1293 dovette sottomettere la sua posizione signorile contro il suo volere a Sua Altezza della Landa, il conte del Tirolo e concedere in sposa la sua unica figlia Agnese al conte Schwabisch di Kirchberg. La leggenda narra che la figlia, costretta in un matrimonio obbligato dalla disperazione si lanciò dalla finestra suicidandosi e il suo fantasma infelice si aggira ancora per le camere del castello. Attorno a 1315 i signori di Tures erano in possesso del maniero, ma quando il ramo della famiglia si estinse (1349), la rocca cadde in rovina. Passò poi al vescovo, conte di Bressanone, dal 1456 al 1489. Nel 1504 l’imperatore Massimiliano vendette il dominio ai Fieger che dopo la costruzione della residenza di Neumelans al margine meridionale del paese posero lì la loro corte. Ai Fieger, la cui casata terminò nel 1602, seguirono diversi proprietari, i quali tuttavia non abitarono mai a Tures. All’inizio del XX secolo Ludwig Lobmayr restaurò per la prima volta il castello e nel 1945 invece Hieronymus Gassner, procuratore generale dell’ordine dei benedettini austriaci a Roma, originario di Ybbsitz nella Bassa Austria, restaurò nuovamente Castel Tures nel secondo dopoguerra. Dal 1977 il maniero è stato acquistato dal Sudtiroler Burgeninstitut ("Istituto sudtirolese per il mantenimento dei castelli"), sotto la cui gestione sono stati compiuti vasti lavori di restauro e sono state aperte al pubblico nuove zone della fortificazione. Nel Castello di Tures è stato girato il film "La più bella serata della mia vita", di Ettore Scola e con Alberto Sordi, tratto dal racconto "La panne. Una storia ancora possibile" di Friedrich Durrenmatt. Il castello è anche una delle ambientazioni della serie televisiva italiana "Le ali della vita" per la regia di Stefano Reali, che ha visto protagoniste Virna Lisi e Sabrina Ferilli. Oggi è uno dei più interessanti castelli medioevali della provincia autonoma di Bolzano. In tutto sono presenti 64 stanze, circa 24 delle quali sono interamente in legno di cembro, munite di stufe in maiolica. Nella cappella si trovano inoltre opere d’arte romaniche e gotiche di grande importanza, come per esempio gli affreschi realizzati da Friedrich Pacher. Interessanti sono anche l'armeria, la biblioteca, la stanza dei principi (la Fürstenzimmer) e la sala delle udienze. Nei sotterranei c'è il carcere. Il castello è visitabile in giorni prestabiliti e ospita di volta in volta mostre e concerti. Castel Taufers può essere visitato con o senza guida. La visita guidata del castello e degli ambienti museali comprende:

Castello come a punto b)
Oltre 20 ambienti ammobiliati, fra cui
Cappella con affreschi di Friedrich Pacher
Biblioteca, Camera del Cardinale e le camere degli ospiti
Sala dei Cavalieri ed Armeria
Stube dell’Economo, Sala del Giudizio, Camera della Tortura e Prigioni
Camera degli Infermi (con la collezione dei ritratti degli scolari della scuola per nobili che fu attiva a castel Taufers nel corso del XVI secolo)
Stanza degli Spiriti (camera di Margarethe von Taufers)

b) La visita del castello senza guida, illustrata solo dai pannelli esplicativi, comprende:
Zona del cortile con fucina e giardino
Mastio (con filmato sulla storia del castello ed accesso alle mostre temporanee)
Ghiacciaia,
spalti e sottotetto del palazzo antico (“Granaio”)

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Castello_di_Tures, http://www.burgeninstitut.com/castel_taufers.htm, http://www.burgeninstitut.com/castel_taufers_informazioni_vi.htm, http://www.suedtirolerland.it/it/highlights/castelli/castel-tures.html, http://www.alto-adige.com/valli-di-tures-e-aurina/campo-tures/castello-di-tures

Foto: entrambe della mia amica Romina Berretti

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