giovedì 21 gennaio 2021

Il castello di giovedì 21 gennaio



CALDAROLA (MC) - Castello di Vestignano

Rimangono tuttora consistenti resti dell'impianto urbanistico medievale, quali un torrione cilindrico angolare e la cinta muraria in pietra, risalente al sec. XIV. All'esterno delle mura sorge la duecentesca Chiesa di San Martino, rimaneggiata nel sec. XVI. La storia del Castello di Vestignano è molto antica, ancor prima di arrivare sotto il dominio della vicina Caldarola. Le prime notizie storiche a suo riguardo parlano di una strenua difesa dagli assedi barbari, finchè Ludovico II, Re dei Longobardi, lo conquistò nel IX secolo, per poi assegnarlo all'abbazia di San Clemente a Casauria in Abruzzo. La prima citazione datata di Vestignano, corte del comitato di Camerino, compare nel 969 in un elenco di possedimenti della suddetta Abbazia, oggetto di un diploma dell'imperatore Ottone I. Successivamente in un atto notarile del 1102, il conte di Camerino Garendo si fece mallevatore davanti all'abate di Casauria Grimaldo per la cessione in locazione perpetua delle terre di Vestignano ad alcuni uomini di cui riferisce i nomi. Studiosi di storia locale ritengono, nel XII secolo, di poter supporre l'esistenza di un discreto nucleo abitativo e di una chiesa rurale che potrebbe essere stata l'antica S. Martino. Inoltre si dice possa essere verosimile credere che all'epoca del possesso dei Varano (1468), del Vicariato di Summonte (1538) e del terziere di Sessanta (1568) sia avvenuta un considerevole incremento demografico e di conseguenza una cospicua edificazione sia di tipo residenziale che religioso. I Da Varano presero il castello in pieno disfacimento nel 1468 e lo rinnovarono nei secoli XIV – XVI. Il castello varanesco, ancora oggi, coincide con il paese: una sola porta d’ingresso, vie strette, case basse, archivolti e sottopassaggi, finestrature e rocchette agli angoli, il tutto cinto da mura cui fa da cerniera un torrione cilindrico e varie torrette a base quadrata. Straordinaria è l’evocazione castellare nell’ingresso. I possenti edifici tagliati da porte e piccole finestre sono impostate su grandi archi o, appena entrati, da un’alta galleria sopra le arcate della via. Un’attenta ricerca fa anche scoprire una cerchia muraria. Su una lunetta appena l’ingresso, Nobile da Lucca affrescò a colori vivi la Vergine e i Santi protettori della gente. E’ un piccolo dipinto dei primi anni del ‘500 che richiama forse certe testine affioranti nella chiesa “extra moenia“del castello. Il controllo del territorio dal Castello di Vestignano era favorito dalla struttura stretta, allungata ed arcuata sugli ultimi pendii del Monte Fiegni e la visuale era garantita dalle torri e dai molti finestroni ad arco presenti, che si aprivano nelle sue mura. Una delle vecchie torri di avvistamento, nella parte alta dell' abitato, è stata restaurata ed adibita a Museo di Arte Contadina di Fagianella Luigi. Purtroppo il borgo ha subito danneggiamenti in seguito al sisma del 2016. Altri link proposti: https://www.youtube.com/watch?v=1DvPvzgqLy8 e https://www.youtube.com/watch?v=Rirc5gulViE (entrambi i video di MARKMEDALvideochanel), https://www.youtube.com/watch?v=WyXFmBoqIqk (video di La Rucola), https://www.larucola.org/2017/03/06/il-castello-di-vestignano-come-era/

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Vestignano, https://www.iluoghidelsilenzio.it/castello-di-vestignano-caldarola-mc/, http://www.themarcheexperience.com/2017/01/vestignano-mc-splendido-castello-di.html, https://www.gastronauta.it/recensioni/2766-mangiare-come-i-contadini-maceratesi-nel-castello-di-vestignano.html

Foto: sono prese entrambe da http://www.luoghidelsilenzio.it/marche/07_castelli/03_macerata/00043/index.htm

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