mercoledì 27 gennaio 2021

Il castello di mercoledì 27 gennaio



ARIENZO (CE) - Castello Longobardo

Il Castello di Arienzo, “Castem Vetus” che domina il Mons Argentium (detto oggi Monte Castello), risale al VII secolo e fu edificato dai Longobardi per difendere dapprima il Ducato e poi il Principato di Benevento. Per la sua posizione strategica il castello costituiva un posto di vedetta su tutta la valle sottostante. Dal 879/882, la Città di Suessola fu razziata e distrutta dai Saraceni (popolo di origine araba e berbera che, provenienti dall’Africa settentrionale, nel IX e X secolo occuparono la Spagna, la Sicilia e altre regioni europee affacciate sul Mediterraneo; in Campania, terrorizzando per lungo tempo le popolazioni rivierasche e quelle dell’interno). Dopo la distruzione della città, in seguito ad un incendio, parte dei Suessolani si rifugiò sul monte Argentarium, dove c’era un castello. Nel 1135 Re Ruggero II D’Altavilla, detto il Normanno, ne chiese l’abbattimento. Quest’ultimo, dovendo partire per la Sicilia, temeva che in sua assenza i soldati di Rainulfo potessero insediarsi nella fortezza e controllare dall’alto il vasto territorio. Il suo ordine fu eseguito solo in parte e in seguito il castello fu riedificato dal figlio Guglielmo. Dal 1135, dopo la distruzione del Castello di Arienzo, gli abitanti scesero a valle dove costruirono il Nuovo Castello di Arienzo, detto “la Terra Murata”. Sulle cime più alte dei monti circostanti vennero edificati i castelli di Arpaia, Cancello, Maddaloni, Casertavecchia. I castelli erano dotati di pozzi, di stalle, di depositi di viveri, di depositi di armi e munizioni, di abitazioni dei soldati e degli artigiani, e infine, disponevano di uscite segrete, cunicoli o gallerie che raggiungevano dei rifugi nascosti più lontano o in aperta campagna (il Castello di Arienzo si collegava a valle con la fortezza della Terra Murata); ancora oggi vari castelli sono visibili o in ruderi o, altri, in parte restaurati. Il Castello di Arienzo, una roccaforte dominante su tutta la valle, andrebbe portato alla luce interamente, studiato, planimetrato, disegnato, fotografato, e infine inserito in un percorso turistico provinciale, regionale o nazionale. Oggi le rovine del castello di Arienzo consentono comunque di immaginarne l'antica maestosità. Altri link suggeriti: https://www.youtube.com/watch?v=EseQSi3nVyU (video di RP DRONE PILOT), https://www.youtube.com/watch?v=TOw1q9yZrUg (video di Carlo Terrecuso), https://www.youtube.com/watch?v=plHJsGVjioE (video di Salvatore De Simone MTB)

Fonti: http://www.coreportal.it/parcopartenioapp/arienzo/, http://www.proloco.net/polis/esc3.html, https://www.facebook.com/notes/arienzocultura-az/arienzo-caserta-castello-di-arienzo-castem-vetus-viiviii-sec/552702368147937/

Foto: la prima è di liliana su https://www.juzaphoto.com/galleria.php?t=2334210&l=it, la seconda è di Michele Stanzione su http://www.coreportal.it/parcopartenioapp/arienzo/

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