lunedì 21 marzo 2022

Il castello di lunedì 21 marzo


SAN PROSPERO (MO) - Torri di Verdeta (o Torrioni) in frazione San Pietro in Elda

La costruzione dell'edificio, a pianta centrale, risale alla prima metà del XVI secolo, voluta dai nobili Castaldi. A questa fami­glia, strettamente legata alla corte estense, apparteneva anche l’architetto militare non­ché geografo e matematico, Sesastre Castal­di a cui si attribuisce tradizionalmente l’ideazione e la costruzione dei Torrioni di San Pietro in Elda. In realtà non esistono documenti probanti che attestino questa attribu­zione, generalmente accettata in attesa di una più approfondita conoscenza dell’attivi­tà del Castaldi oggi alquanto lacunosa. Ad alcune centinaia di metri vi è la costruzione rurale, costruita nel XVIII secolo, denominata Corte Verdeta, già di proprietà del Duca di Modena Francesco IV. Accanto si erge l'oratorio di San Gaetano, costruito nel 1771. La struttura è stata proprietà della famiglia Castaldi, poi della famiglia Cantuti Castelvetri, a cui appartiene lo stemma in marmo posto al centro della struttura, fino ad diventare un possedimento del Duca di Modena. Nei possedimenti del Duca di Modena rientrava proprio la frazione di San Pietro in Elda, un tempo detta Verdeta. Nel 1737 la villa diventò proprietà della famiglia Sassi e infine per via ereditaria, nel 1832 al marchese Giacomo Munarini. Le Torri di Verdeta hanno avuto nei secoli sia una funzione militare di controllo del territorio come torre di avvistamento sia una funzione di rimessa per conservare il grano e frumento. In tempi più recenti i locali retrostanti sono stati utilizzati a stalla e successivamente a ricovero di attrezzi agricoli. La massiccia costruzione sorge isolata nella campagna e rappresenta un importante esempio di architettura in villa. L’intero edificio, con un grande androne all'ingresso, si sviluppa in altezza. Ai lati vi sono due torri, con basamento a scarpa e cordolo marmoreo, che rinserrano la bella facciata definita al piano terreno da tre arcate a tutto sesto, a quello superiore da un loggiato di sei arcatelle e conclusa da una serie di sei finestrelle a oculi. Effetti chiaroscurali di grande sugge­stione che le tamponature più o meno recen­ti, e specialmente l’attuale abbandono, han­no pesantemente compromesso. Dall'androne interno partono due scale di servizio contrapposte, una delle quali è stata demolita, ed i collegamenti con le altre sale dove si conservano, in particola­re ai piedi delle torri, pregevoli volte ad om­brello. Il corpo di fabbrica retrostante ha per­so l’originaria conformazione pianivolume­trica e oggi risulta notevolmente abbassato. Ora la villa giace nel più totale abbandono, ed è stata colpita dal terremoto del 2012. Altro link suggerito: https://www.sulpanaro.net/2020/08/i-torrioni-di-san-prospero-gioiello-artistico-storico-vuoto-abbandonato-ed-inagibile/

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Torri_di_Verdeta, http://www.albarnardon.it/antichi-palazzi-i-torrioni-san-prospero-san-pietro-in-elda-3/, https://modenadintorni.altervista.org/i-luoghi-dellabbandono-4-tesori-modenesi-da-riscoprire/

Foto: la prima è di Giulia Squadrini su https://www.tourer.it/webgis/scheda?palazzo-delle-torri-san-pietro-in-elda-san-prospero, la seconda è presa da http://www.albarnardon.it/antichi-palazzi-i-torrioni-san-prospero-san-pietro-in-elda-3/

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