lunedì 28 marzo 2022

Il castello di lunedì 28 marzo



LARINO (CB) - Palazzo Ducale

Dopo la caduta dell'Impero Romano, la dominazione dell'Italia meridionale ad opera dei Longobardi (VI - X secolo d.C.) influenzò la vita di Larino, che divenne parte integrante del Ducato di Benevento, conservando una certa autonomia giuridica garantita dalla presenza di un Conte. Infatti essa era a capo di una delle 34 contee in cui era suddiviso il Ducato di Benevento. La data tradizionale dell'842, associata alla memoria della traslazione delle reliquie del patrono S. Pardo dalla città di Lucera a Larino, sancisce l'esodo definitivo dall'antica città romana, posta sulla collina e facilmente raggiungibile dalle incursioni Saracene ed Ungare provenienti dalla costa, verso la vallata sottostante più nascosta e posta su uno sperone roccioso difeso naturalmente. Nel nuovo nucleo, sotto la successiva influenza del Regno di Napoli, a partire dal XIII sec. d.C., la città recuperò tutta la sua importanza e la presenza di un importante fortezza, successivamente adibita a residenza dei regnanti dell'epoca (Palazzo Ducale), ne è la testimonianza insieme alla costruzione della nuova Cattedrale in onore del Patrono San Pardo (consacrata il 31 luglio 1319). Il 26 gennaio del 1564, il vescovo Belisario Balduino, reduce dal Concilio di Trento, aprì a Larino il primo seminario Diocesano nel mondo Cattolico. Edificato tra il 1100 ed il 1200, il Palazzo Ducale sorge sul luogo dell’antico castello edificato dai conti Normanni, durante la conquista longobarda della penisola. L'edificio fu usato come dimora delle famiglie che reggevano le sorti di Larino (tra di esse ricordiamo: Francia, Orsini, Carafa e De Sangro) e come prigione nella quale venivano rinchiusi banditi ed altri criminali (il castello era collegato a una fortificazione sterna oggi scomparsa, che fungeva da prigione). La sua collocazione era considerata strategica, in quanto era costruito tra la “Porta di Piano” e la “Porta da Basso” che fino alla metà dell'Ottocento erano gli unici ingressi alla cittadina frentana. Nel XIV secolo il castello era di proprietà di Ugone di Soliaco, che lo rifortificò nel 1340. Nel 1580 la famiglia Francia acquistò il Castello che restò nelle loro mani fino al 1663 quando venne ceduto ai Carafa. Nel 1683 i De Sangro, ultimi feudatari di Larino, entrarono in possesso del Castello trasformandolo in palazzo residenziale. La famiglia De Sangro, sia a Larino che presso il palazzo, è documentata anche attraverso degli stemmi, uno è in vico Brencola, seconda traversa di via Leone, sulla destra della Cattedrale. Si tratta di un concio di chiave di un arco acuto alla gotica, che reca lo scudo con le insegne della famiglia. Secondo l'archeologo Franco Valente lo stemma sarebbe stato asportato da un altro luogo, e forse apparteneva proprio al castello, negli anni in cui si voleva perpetrare una "damnatio memoriae" contro i De Sangro. Lo stemma appartiene a Tommasa De Sangro, feudataria di Larino. Dallo stemma con le insegne dei Pignatelli, si può immaginare che fosse avvenuta anche un'unione matrimoniale e politica tra le due casate, anche se nei documenti il castello è sempre citato come proprietà dei Sangro. Nel 800 venne definitivamente acquistato dal Comune di Larino. Il Palazzo, di forma quadrata con torre angolare collocata a nord-est, conservò la sua struttura di fortezza, come detto, fino alla metà del Seicento e in esso vi erano due accessi. Entrambi portavano ad un cortile interno alla quale si accedeva ad una cantina per la conserva del vino, e ad un piano nobile dove erano collocate diverse stanze affrescate. Nella metà dell'Ottocento venne acquistato dal Decurionato della Municipalità di Larino. Dalla sua costruzione ad oggi il palazzo subì numerose modifiche, con la distruzione di sue vecchie parti e la costruzione di nuove. La facciata principale è del 1818. Nel 1871 vennero abolite la seicentesca rampa e la facciata turrita. Nel 1888 venne costruita la facciata su piazza V. Emanuele, rimasta incompiuta. L'edificio è costituito da più piani, ed al suo accesso, dopo una lunga scalinata, presenta un atrio porticato sui quattro lati, su cui appoggia un loggiato con ampi archi a sesto acuto. L'androne del palazzo presenta sulla sinistra un'edicola funeraria romana con due busti, uno maschile e l'altro femminile, che raffigurano C. Gavio Scipione e sua moglie Optata. Al primo piano è ubicato il Museo Civico (http://www.culturalarino.it/info.asp?id=30&t=Museo_Civico) che ospita tre pavimentazioni musive romane tratte dagli scavi di Larinum, sono il mosaico degli Uccelli, del Leone e della Lupa. Nella prima sala si trovano affisse alle pareti delle epigrafi, iscrizioni romane, dopo l'ingresso a sinistra si trova un pianoforte a coda, donato alla città dal prof. B. Preziosi, nella seconda sala si trovano reperti archeologici d'età romana, sistemati in vetrine espositive. Il Palazzo Ducale ospita anche la Biblioteca Comunale “Bartolomeo Preziosi” e gli uffici comunali. Nella stanza del Sindaco, è conservata una volta affrescata nel 1907 da Luigi Benevento, raffigurante al centro l’ala in campo azzurro, ovvero lo stemma della città, ed ai suoi quattro lati presenta medaglioni con effigi di personaggi del periodo risorgimentale. La stanza è rifinita con motivi liberty. Il corridoio del cortile interno contiene una serie di iscrizioni e reperti antichi. Altri link suggeriti: https://www.isnews.it/2021/08/19/il-palazzo-ducale-un-tesoro-d-arte-nel-cuore-del-centro-storico-di-larino/, https://www.youtube.com/watch?v=zQgff4DDCRw (video di Luigi Salzarulo), https://www.youtube.com/watch?v=ov3wBnhL59Y (video di Studio Aquilano), https://www.youtube.com/watch?v=D81jOD9Kj7Q (video di TLT Molise)

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Larino, http://www.culturalarino.it/info.asp?id=64&t=Palazzo_Ducale, https://it.wikipedia.org/wiki/Palazzo_Ducale_(Larino), https://www.beniculturali.it/luogo/palazzo-ducale-di-larino, http://www.molise.org/territorio/Campobasso/Larino/Arte/Castelli/Palazzo_Ducale

Foto: la prima è di Zitumassin su https://it.wikipedia.org/wiki/Palazzo_Ducale_(Larino)#/media/File:Palazzo_ducale,_Larino_1.JPG, la seconda è presa da https://www.beniculturalionline.it/location-2085_Larino.php

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