venerdì 3 giugno 2011

Il castello di venerdì 3 giugno



TREVI (PG) - Torre in frazione Matigge

A circa metà strada tra Foligno e Trevi, sulla via Flaminia (ad est di essa) sorge questo interessante monumento, in posizione pianeggiante (294 m s.l.m.). Nel Medioevo, durante le lotte comunali in cui Trevi era alleata di Foligno, la zona assunse una particolare importanza strategica e si pensò di dotarla di un'imponente torre quadrangolare di difesa. Il 28 settembre 1392 un tal Angelo del Medico propose al Consiglio che per difendersi dai malfattori, che giorno e notte si aggiravano in quei pressi, facendo ogni sorta di danni ,si facesse alle falde del monte di Matigge una vasta fossa con una torre bene bastita, incaricando di tal affare tres bonos et legales homines, con pieni poteri. E infatti il 29 decembre dello stesso anno si nominavano a tal fine Manente di Petruccio, Ser Angelo del Medico e Ser Andrea di Ser Nuccino. Nonostante diversi solleciti, l'opera venne iniziata però solamente nel 1395 e venne subito dotata di un custode, a disposizione del quale nella torre vi erano una cisterna, il forno ed un molino - forse a vento - e sulla cima di essa una campana di 300 libbre la quale doveva servire per chiamare aiuto in caso di bisogno. Uno dei misteri di questa torre, ancora in buono stato di conservazione, è che apparentemente non vi è una porta di ingresso nel basamento: secondo le specifiche originali di costruzione, l'ingresso era sotterraneo, ma nessuno ne ha mai trovato il punto esatto in tempi recenti. Nella torre vi era un deposito di armi e munizioni. La sua sommità era cinta da merli,alti tre piedi, e fabbricati nel 1427 da Giovanni Paluzzi. Si saliva fino in cima per mezzo di una scala di legno, più volte rifatta. Ai piedi della torre era una vasta fossa di difesa, che si varcava per mezzo di ponti ma tutte queste precauzioni non valsero a renderla inespugnabile. Essa venne infatti assaltata e conquistata dal capitano di ventura Franceschino Cybo, nel 1488. Fu in seguito a tale fatto che il Comune deliberò di fortificare maggiormente la torre, facendo proseguire e compire il rivellino che vi era stato fatto da tre lati fin dal 1486, per un circuito di dieci pertiche e 65 piedi con una spesa di 28 Fiorini, 8 Bolognini e 27 denari. Il compimento del rivellino ordinato nel 1489 costò 60 Fiorini. Nel 1539 si stabilì di costruire presso la torre una capanna coperta di coppi, per riparo degli uomini che ne erano incaricati della guardia. Però questa nuova costruzione fu demolita nel 1601, per utilizzarne i coppi nella copertura della torre, danneggiata dalle intemperie. I più anziani ricordano ancora le truculente storie di briganti che qui compivano le loro losche imprese. La solitudine del luogo, l'inquietante enigma già accennato della mancanza della porta di accesso hanno alimentato il nascere ed il perpetuarsi di tante storie paurose. Recentemente l'edificio è stato consolidato dopo il terremoto del 1997. Purtroppo le numerose costruzioni commerciali ed industriali sorte recentemente hanno tolto molto della minacciosa imponenza che la fortificazione aveva fin oltre la metà del secolo scorso. Sul lato ovest della torre, quello cioè prospiciente la via Flaminia si vedono quattro stemmi: dei Cybo, dei Trinci, di Perugia e di Trevi, abbastanza ben conservati.

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