sabato 9 luglio 2011

Il castello di domenica 10 luglio



NAZZANO ROMANO (RM) - Castello Savelli

La prime notizie sul castello di Nazzano si hanno da una bolla di papa Gregorio VII tra il 1073 ed il 1085 in cui è citato il passaggio del Castellum Nazanum dai monaci benedettini dell’abbazia di Farfa a quelli di San Paolo di Roma. In seguito alle lotte causate dagli scontri tra le truppe di Enrico V e quelle di papa Pasquale II avvenne probabilmente una parziale devastazione del primo nucleo del castello, parzialmente ricostruito dal 1198 da papa Innocenzo III. Dal 1332 il feudo di Nazzano passò a Jacobo de Sabellis, la cui famiglia ne mantenne il controllo fino alla metà del Quattrocento quando, a seguito dell’assassinio da parte delle milizie di Giacomo Savelli del luogotenente dei monaci di San Paolo, il castello viene confiscato da papa Nicolò V. Alla morte di Nicolò V il castello fu venduto dal nuovo pontefice Callisto III ai monaci di San Paolo per finanziare la crociata contro i turchi e rimase di proprietà dei monaci fino alla metà del XX secolo. Il fortilizio sorge nella parte più alta del borgo, addossato direttamente alla roccia viva tufacea, ampiamente scavata per ottenere un fossato perimetrale. Le fasi costruttive del castello sono chiaramente riscontrabili in due epoche storiche, quelle del ‘300 e del ‘400, pertinenti alla proprietà Savelli la prima e la seconda ai monaci. Il castello ha una pianta irregolare con cortile centrale e due torri esterne situate a due angoli opposti, una verso l’abitato con funzione di guardia e l’altra aperta invece verso la valle del Tevere di avvistamento a controllo del fiume. L’accesso al castello avviene attraverso un massiccio rivellino che anticamente comprendeva un ponte levatoio in legno, oggi scomparso. Le robuste mura esterne di spessore variabile in pietra locale precedute da un breve fossato, presentano una scarpa verso il basso e culminano con profonde merlature nella sommità. Sono presenti lungo il paramento esterno delle mura oltre ad uno stemma in travertino dei monaci di San Paolo anche delle feritoie tre-quattrocentesche e delle aperture per bocche da fuoco del XVI-XVII secolo. All’interno si trova una cappella realizzata sotto papa Callisto III, dove sono ancora visibili resti di affreschi. Di fronte alla base del castello si trova il Museo del Fiume ad ingresso gratuito, la cui parte più bella è costituita dalle sale dedicate ai fossili nell'arenaria che sono ricavate nei sotterranei, in una grotta scavata proprio nell'arenaria di Nazzano.

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