mercoledì 20 luglio 2011

Il castello di mercoledì 20 luglio



ZOPPOLA (PN) - Castello dei Conti Panciera

Fu probabilmente fatto erigere intorno all'anno Mille su un guado del Tagliamento, a difesa della strada che portava a Pordenone, e di esso si hanno documentazioni già nel 1103. In origine il maniero, di proprietà dei duchi d'Austria, sorgendo in un territorio pianeggiante era difficilmente difendibile; per questo fu munito fin dall’inizio di diversi sistemi difensivi, quali due fossati, tre cinte murarie, porte, torri. Dell'antico e articolato sistema difensivo si può ancora oggi vedere, seppure mozzata, la torre maestra, posta quasi al centro dell'attuale complesso castellano. Nei secoli successivi il castello passò di proprietà in proprietà (agli Zoppola, ai signori di Valvasone e a quelli di Mels-Prodolone) e nel Cinquecento venne parzialmente distrutto dalla sommossa popolare guidata da Antonio Savorgnan. Nel 1405 venne infeudato alla famiglia del patriarca d'Aquileia Antonio Panciera, già vescovo di Concordia e poi cardinale. I Panciera nei secoli successivi attuarono alcuni lavori di miglioramento delle strutture murarie e difensive. Nel 1567 lo storico Gerolamo da Porcia lo descrive come “Castello con tre giri di fosse, ma dentro quasi niuna casa, eccettuata quella dei magnifici Signori, i quali dimorano nell’ultimo circuito”. L’intervento di ammodernamento dei conti Panciera riguardò anche l’aspetto artistico e decorativo del castello, che fu arricchito con opere d’arte e mobili d’epoca. Particolarmente interessanti sono gli affreschi sulle facciate interne del cortile, opera di Pomponio Amalteo, che affrescò arcate, poggioli, mentre all’interno si conservano sale affrescate (esiste ancora il minuscolo, ma suggestivo studiolo del cardinale Antonio con un'antica stufa in maiolica e un soffitto ligneo dorato e dipinto, opera di Giovanni Battista Tiepolo e Pietro Longhi) e soffitti a cassettoni (in un salone sono decorati con gli stemmi delle casate parlamentari friulane), stipiti scolpiti attribuiti al Pilacorte o alla sua scuola, mobili e suppellettili. Il fronte principale del castello, all’interno del primo fossato che si supera con un ponte, appare piuttosto imponente perché molto sviluppato in lunghezza ed in altezza; non mancano gli elementi decorativi, tra i quali tre balconi cinquecenteschi con arco a tutto sesto e balconi in pietra (uno sostenuto da mensole con testa di leoncini), una linea di archetti pensili e tracce di affreschi nella linea di sottogronda. Fanno parte del complesso castellano anche degli edifici del XV-XVII secolo, che costituiscono il borgo castellano, ed un ampio parco realizzato a metà dell’Ottocento. Il maniero, in buono stato di conservazione, appartiene tuttora alla famiglia Panciera ed è sede di un'azienda agricola.

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