martedì 11 ottobre 2011

I castelli di martedì 11 ottobre





Vezzano Ligure (SP) - Castello e Torre Pentagonale

Citato per la prima volta nel 963 in un diploma di Ottone I, in cui l'imperatore ne concedeva il possesso al vescovo di Luni, Vezzano nel secolo successivo passò sotto il dominio di un'importante famiglia feudale, i Signori di Vezzano, grandi proprietari terrieri e signori di castello, che governarono abilmente fino al XIII secolo quando, col declino di tutte le piccole signorie lunigianesi, anch'essi iniziarono a perdere gradualmente potere e prestigio. Da un lato vi era la Repubblica di Genova che accresceva la propria influenza e dall’altro il Vescovo di Luni che rivendicava i diritti perduti. E così nella prima metà del Duecento i signori di Vezzano rinunciarono a molti loro diritti e il vescovo, a sua volta, cedette i suoi al genovese Nicolò Fieschi, nipote del Papa Innocenzo IV. Nel 1253 i Vezzano cedettero alla Repubblica di Genova ogni loro diritto residuo e le giurarono “fedeltà” e, quindi, quando nel 1276 il nobile fliscano vendette la sua parte alla Serenissima tutto il territorio vezzanese si ritrovò sotto il dominio genovese. Il paese è costituito da due insediamenti di origine medievale che, accentrati attorno alle loro strutture difensive o "castra", sono posti sulle sommità di due colline. Già in epoca basso medievale i due paesi erano distinti in "burgo castri superioris" ed "inferioris", da cui hanno preso l'attuale denominazione di Vezzano Alto e Basso. Anche se le fasi formative sono differenti, i due borghi si presentano simili, con forma allungata ed abbarbicata ai colli, dovuta sia alla necessità di adattarsi al pendio, sia alle prioritarie esigenze di difesa. Vezzano Basso ha mantenuto uno schema avvolgente, tipico del Medioevo, ed è percorso da numerose stradine interne, che mostrano antiche case, terrazze-aia, volte ed archivolti. Nel borgo inferiore spiccano il profilo della Torre Pentagonale del XIII secolo, alta circa quindici metri, e vistosi resti dell'antico castello con tratti di mura e torri rotonde, inglobati nel signorile Palazzo Giustiniani. I due edifici erano un tempo collegati tra loro tramite un ponte di legno di circa sette metri di altezza. La torre pentagonale di Vezzano Inferiore, che ha il vertice orientato verso la zona da sorvegliare e difendere, venne progettata con rigorosa simmetria geometrica. Divisa in più piani, raggiungibili con scale lignee retrattili, ha ingresso in quota, ed è munita di feritoie arciere a difesa. Per quanto oggi si levi isolata al margine di un piazzale, ancora nel XVIII secolo aveva strutture di difesa contigue. Come le coeve torri pentagonali di Lerici e Arcola, doveva essere la turris grossa del complesso fortificato medievale sul quale, nel settore orientale, è stato edificato il nobiliare palazzo Giustiniani, oggi in prevalenti forme sette-ottocentesche, con giardino. Vezzano Superiore conserva, invece, i resti dell'antico castello medioevale e la torre campanaria dell'antica chiesa di S. Siro e Prospero. Il torrione databile intorno al secolo XII, è stato trasformato in piezometro (struttura per misurare la compressibilità dei liquidi).

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