venerdì 14 ottobre 2011

Il castello di sabato 15 ottobre



COMANO (MS) – Castello Malaspina

La prima citazione di Comano risale all'anno 884, quando fu donato da Adalberto, marchese di Toscana, al monastero Benedettino di Aulla, anche se da ritrovamenti archeologici il luogo sembra essere stato abitato fin dall’epoca romana. Nel Medioevo il territorio, strategicamente importante vista la sua posizone a cavallo fra Toscana ed Emilia, fu sottoposto all'egemonia degli Estensi e successivamente, nel 1164, a quella dei Malaspina, dapprima indirettamente tramite la famiglia vassalla dei Dallo, signori dell’alta val di Serchio, e in seguito direttamente quando Spinetta Malaspina intervenne contro i parenti dell’assassinato Manuele Dallo, Bonacorso e Bacarino Dallo: li sconfisse e li fece decapitare, annettendo il castello al feudo della Verrucola. Nei primi del XIV secolo, in seguito alla lotta tra il comune di Lucca e i Malaspina, Comano fu nelle mani del condottiero lucchese Castruccio Castracani ma dopo un breve periodo ripassò a Spinetta Malaspina la quale, prima di morire, lasciò il feudo per testamento alla Repubblica Fiorentina che vi consolidò il suo dominio. Dell’antico castello – che è situato sopra un colle a circa 600 metri di altitudine nella profonda valle del Teverone - rimangono solo gli imponenti ruderi, ma la torre e la porta di accesso sono state recentemente restaurate. Il fortilizio, sorto con funzioni essenzialmente militari, è dominato, così come l'intera vallata, da una svettante torre circolare (che ha forti somiglianze strutturali con quelle di Treschietto, Malgrate e Bagnone a conferma che anche Comano faceva parte del coordinato progetto difensivo Malaspiniano) posta nel punto più elevato del rilievo, circondata da un’ampia cinta muraria di forma trapezoidale (seppur fortemente irregolare), dotata di torri di fiancheggiamento e un'unica porta di accesso rivolta a monte. La torre sembra risalire al XII secolo, mentre la cinta muraria è, nella forma odierna, successiva, frutto di ampliamenti in fasi diverse, l'ultima, quella che l'ha dotata di cinque torri rotonde agli angoli, risale al XV secolo. All'interno del recinto fortificato sono presenti le rovine di un palazzo ed altri manufatti di epoca ed utilizzo incerto e un pozzo. La sommità della torre è priva di merlatura ma si possono ancora notare i beccatelli in pietra che sostenevano l'apparato difensivo a sporgere (probabilmente in legno). L'ingresso all'interno della torre avveniva originariamente attraverso un piano rialzato costituito da strutture lignee retrattili (dopo i restauri sostituite da una struttura in ferro). Il castello è stato acquistato dal Comune ed è liberamente visitabile, mentre per entrare nella torre, recentemente restaurata, occorre un appuntamento prenotato.

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