sabato 8 ottobre 2011

Il castello di sabato 8 ottobre



ROCCALVECCE (VT) – Castello Costaguti

Situato al centro del paese, nella parte più alta, ha un nucleo più antico che risale certamente al Medioevo, come testimoniato dall'analisi dei documenti storici e delle murature, le quali lasciano intravedere, nella parte posteriore della facciata rispetto alla piazza del borgo ed anche in alcuni tratti interni, antiche fondamenta databili con probabilità al XI-XII secolo. Prime notizie certe si datano al 1119, quando Rinaldo del Vecchio venne ucciso durante la battaglia tra viterbesi e romani. Tuttavia il nome Roccalvecce proviene forse dal legume veccio o veccia molto diffuso in queste campagne (Rinaldo del Veccio potrebbe quindi essere il castellano del Veccio o della Rocca del Veccio). Nel 1210 le Cronache viterbesi ricordano che l'Imperatore Ottone IV occupò il castello della Rocca del Veccio; i viterbesi sconfissero l'imperatore e presero la rocca. Numerosi signori si susseguirono nel possesso di Roccalvecce: Ildebrando da Paregnano, Corrado ed Ugolino di Uffreduccio che posero, nel 1254, il castello sotto il dominio del Comune di Viterbo, un certo Ponzio che aiutò i Filippeschi a cacciare i Monaldeschi da Bagnorea (Bagnoregio) nel 1303, Andreuccio di Fuccio. Nel 1455 Papa Callisto III donò Roccalvecce a Guglielmo Gatti di Viterbo (si vedono ancora sulla facciata dell'attuale palazzo due stemmi di questa famiglia); è di quest'epoca la trasformazione della fortezza in castello. Nel 1496 Giovanni Gatti, Signore di Roccalvecce, venne ucciso con i suoi figli maschi dai viterbesi; le sue tre figlie femmine sposarono esponenti delle famiglie Baglioni (di Bologna), Chigi e Colonna (di Roma); il castello ed i feudi annessi vennero ereditati dai Baglioni e dai Chigi, con i primi che possedevano una parte ben più estesa del feudo. Nel 1642, la famiglia Baglioni vendette, grazie all'importante mediazione di papa Urbano VIII Barberini, il feudo di Roccalvecce a Prospero Costaguti. Nel 1685 Lorenzo Chigi vendette a Giovanni Giorgio Costaguti l'ultima parte ancora nelle mani della famiglia senese, ossia un sesto del castello. Passato dunque interamente alla famiglia Costaguti, l’edificio venne radicalmente trasformato in una sorta di castello-palazzo dalle forme aggraziate, con l’aggiunta di un secondo piano nel 1809 al tempo del Marchese Luigi e l’aggiunta di un terzo piano nel 1883 ad opera di suo nipote Ascanio. La stessa chiesa, anticamente cappella del castello ed oggi chiesa parrocchiale, venne ingrandita e trasformata con una nuova facciata. La facciata del maniero, che si apre maestosa sulla caratteristica piazza del paese, ristrutturata e completata nel 1700, si presenta intonacata, a tre piani culminanti con merlature su beccatelli in peperino, con sontuoso portale centrale ad arco con bugne sormontato da un elegante balcone. Sulla destra si imposta perpendicolare al castello la bella facciata dela chiesa. L'intero complesso è stato recentemente restaurato ed oggi è una prestigiosa location per matrimoni, ricevimenti e convegni. Il piano nobile è costituito da una bella sala, decorata con un grazioso camino in marmo e soffitti a cassettoni lignei a lacunari. Un'altra sala reca nel fregio una serie di stemmi nobiliari e il baldacchino della famiglia Costaguti. Un'ulteriore sala è completamente affrescata e sulle sue pareti sono raffigurate scene di paesaggi mentre sulla volta è dipinto un gazebo con altri stemmi nobiliari. Il piano sotterraneo, composto da ampie sale medievali, una parte del quale era utilizzato quale deposito e cantina, conserva le più antiche strutture murarie, un'armeria, ed oggetti antichi, straordinariamente recuperati con un'attenta opera di restauro. In questi spazi possono essere ospitate, oltre duecentocinquanta persone. Le antiche cisterne romane, collocate nelle vecchie segrete della struttura, offrono l'occasione per degustare i prodotti della fornitissima cantina. Le suites ai piani superiori del palazzo, appartamenti abilmente decorati ed arredati nel rispetto dello stile dell'epoca, possono accomodare oltre cinquanta persone. Al piano nobile, le camere da letto affrescate e lussuosamente arredate, oggetto di un attento recupero, rendono omaggio alla tradizione permettendo di rivivere l'atmosfera degli antichi castelli. Per la celebrazione di matrimoni è disponibile la chiesa settecentesca attigua al castello che accoglie duecento persone. Per approfondire visitate il seguente sito: http://www.castellocostaguti.it

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