mercoledì 20 giugno 2012

Il castello di mercoledì 20 giugno




GUALDO CATTANEO (PG) – Rocca dei Borgia

La fondazione di Gualdo Cattaneo, risale al 975, quando Edoardo Cattaneo, un vassallo di Ottone II di Sassonia, la ricevette in feudo e vi costruì una Rocca. Molto contesa tra Spoleto e Foligno, appartenne prima a Spoleto, poi fu assegnata a Foligno da Federico Barbarossa, tornò a Spoleto, fu acquisita dai Trinci di Foligno e nel 1439 passò al Papato, che per affermare l‘appoggio della Chiesa alla dominazione spoletina, ampliò la rocca preesistente in forme rinascimentali. Nella metà del Quattrocento, l'architettura militare venne completamente modificata in seguito all'introduzione e all'uso di una nuova realtà bellica: l'artiglieria. Non fu più necessario costruire alte torri o murature inaccessibili per impedire ai nemici di scalare le cortine murarie per entrare nelle strutture difensive, ma era sufficiente abbatterle dalla distanza opportuna, per poi permettere la penetrazione delle truppe. La Rocca di Gualdo Cattaneo nacque proprio sulla base di questi nuovi criteri e per la sua progettazione e costruzione fu chiamato il 15 agosto 1494 l' "architetto" Francesco di Bartolomeo da Pietrasanta. La Rocca fu l'ultima di un intero sistema di fortificazioni che si sviluppava ad oriente del castello di Gualdo Cattaneo, all'interno di un territorio storicamente di frontiera fra le terre di Todi, Foligno e Perugia, ancora oggi costellato da una serie di fortificazioni (castelli, torri di avvistamento, ville fortificate), di origine basso-medievale, tra le quali il castello di Torri, il castello di Barattano e la torre di Grutti. Portata al termine nel 1500 (alla sua costruzione si alternarono diverse maestranze), La Rocca "Dei Borgia", così chiamata in onore di Papa Alessandro VI, è un esempio di fortezza militare a pianta triangolare in cui ad ogni vertice corrisponde una torre rotonda e troncoconica, comunicante con le altre per mezzo di cunicoli sotterranei. Il mastio, la torre più alta (ha una base di 80 mt di circonferenza ed un’altezza di 20 mt), domina tutto il borgo medievale, cinto dalle sue mura medievali con vari inserimenti di torri difensive, e l’intera vallata sottostante. Esso è costituito da 5 piani in cui si trovano tutti gli elementi abitativi necessari alla difesa e alla residenza della guarnigione. Il primo castellano, al completamento del cassero, fu Giovanni Olivieri da Foligno che era obbligato a risiedervi permanentemente con tutta la guarnigione. I suoi discendenti acquisirono il feudo di Frecco (Valfabbrica). Perugia fu sempre contraria all’opera difensiva, tanto da inviarvi un contingente militare guidato da Virginio Orsini per abbatterla, ma vani furono gli assalti, sia per la validità della struttura, concepita per resistere autonomamente anche a un lungo assedio, sia per il coraggio del comandante Crispoldi di Foligno. Nel 1624 la rocca ospitò Galileo Galilei, che vi soggiornò per alcuni giorni. Nella seconda metà del ‘600, il complesso militare andò incontro ad un costante decadimento tanto da richiedere nel 1695 adeguate opere di restauro a spese del comune di Foligno. Nel 1877 l’edificio versava ancora in grave degrado e parte dei beccatelli crollarono; vennero ripristinati con il restauro del 1955. Nel corso del tempo la rocca non ha subito interventi di rilievo, conservando il suo aspetto originario quasi immutato: il mastio ha perduto la tradizionale copertura a tutta ronda o a doppia ronda, ma all’interno ha conservato invariate le proprie stanze disposte in maniera irregolare, dove si possono individuare le originarie destinazioni. L'edificio è anche conosciuto col nome di Rocca Sonora in quanto è dotato di un percorso sonoro, dove una voce recitante (la Rocca) racconta la propria storia attraverso intermezzi recitativi (i soldati in battaglia_ i contadini al mercato_ il castellano…), dal momento della sua costruzione fino all’abbandono.

Nessun commento: