lunedì 13 luglio 2015

Il castello di lunedì 13 luglio





MARCETELLI (RI) - Palazzo Barberini

L'origine del nome viene fatta risalire dal Palmegiani a "marsorum tellus", vale a dire terra dei marsi, circostanza peraltro avversata da Henny Romanin il quale afferma che non risulta da alcun documento attendibile che "le pendici del monte Navegna avessero una qualche attinenza con il territorio dei marsi". Con chiarezza si può affermare che Marcetelli, nel corso del XII secolo, già aveva uno statuto "di mano antica", rinvenuto nell'archivio Vaticano da Monsignor Angelo Mercati, fra "gli Statuti Feudali del Cicolano" insieme ai documenti storici della nobile famiglia dei Mareri.
L'atto giuridico che esprimeva formalmente le norme organizzative del "Castrum di Marcetelli", parlava infatti, dei Mareri, a cui apparteneva il Castello, delle prestazioni che dovevano essere corrisposte al Signore, e della colletta che bisognava pagare alla Curia, ogni anno ed in perpetuo, il 15 agosto, festa dell'Assunta. Lo Statuto contemplava, inoltre, che i Signori Mareri erano i veri padroni delle chiese di Santa Lucia e di Santa Maria de Illicis, in esse rappresentavano in caso di mancanza, Rettori e Chierici. Nell'anno 1655, con istromento in data 11 gennaio, Tommaso Mareri vendeva il Castello di Marcetelli al Cardinale Francesco Barberini per il prezzo di 25.000 scudi romani, previo assenso del Pontefice Innocenzo X, perchè il predetto feudo era compreso nel territorio dello Stato Pontificio. Era infatti comune dello Stato Pontificio, al confine con il Regno delle Due Sicilie, tanto che nei pressi del paese sono ancora visibili i termini confinari dei due stati, esistenti prima dell'unità d'Italia. La storia di Marcetelli, anche per la sicurezza del luogo e la sua collocazione confinaria, fu spesso meta di briganti che infestarono la valle del Salto nei secoli XVI e XVII. Un fenomeno destinato a protrarsi almeno fino a quando non si instaurò la signoria dei Barberini. Nella piazza della Porta sono situati una fontana ottagonale ed il Palazzo appartenuto alla famiglia dei Barberini, con sotto la porta settentrionale del castrum, di fattura romana post rinascimentale. L'imponente e tozzo edificio, secondo le tradizioni orali del luogo, recava l'arma dei Barberini che successivamente sarebbe stata tolta.


Fonti: http://www.prolocomarcetelli.it/prima3.html

Foto: http://www.prolocomarcetelli.it/foto5.html (non sono sicuro che quello fotografato sia il palazzo, sto cercando conferme sul web...)

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