sabato 21 maggio 2016

Il castello di domenica 22 maggio






BARDOLINO (VR) – Castello Della Scala

Nell'alto medioevo la zona fu soggetta fin dall'epoca longobarda ai monaci colombaniani della potente Abbazia di San Colombano e del grande feudo monastico di Bobbio, che vi fondarono il Monastero di San Colombano di Bardolino che diverrà un potente priorato autonomo. Essi evangelizzarono il territorio favorendo l'espansione dei commerci, dell'agricoltura (specie la vite e l'olivo) e della cultura, introducendo importanti innovazioni ed aprendo vie commerciali. Si narra della visita sopra Malcesine di re Pipino ai santi Benigno e Caro: in uno di quei viaggi il re destinò all'Abbazia di San Zeno di Verona la chiesa di San Colombano e tutte le sue pertinenze. Fra l'856 e l'859 vi fu una disputa fra Verona e i paesi del lago. I paesi della sponda veronese divennero un'unica entità amministrativa con sede a Garda. È del IX secolo l'edificazione del primo castello, autorizzato da re Berengario al fine di costituire mezzi di difesa contro le invasioni degli Ungari, permesso accordato a tutte le comunità del lago. A Bardolino il castello si ingrandì fino a costituire, con gli Scaligeri, un unico fortilizio per tutto il paese. Il castello fu dunque rifatto ed allargato nella sua forma organica, assumendo la forma ancor oggi visibile nella torre, nelle porte e nell’andamento delle strade. Vennero erette delle mura robuste rinforzate da torri, spalti e merlature: circondato da un fossato, comunicava, attraverso porta San Giovanni (o superiore) a nord con Garda e Porta Verona (o porta inferiore) a sud-est. Una delle più antiche carte topografiche del lago di Garda (una mappa del 1439 esistente all’ Archivio di Stato di Venezia) illustra Bardolino con una struttura quasi quadrata aperta verso il Lago (con una torre ad ogni lato), che comprende il porto fra due speroni che si protendono verso il lago, una torre nell'angolo sud-est sopra porta Verona del castello, la piazza caseggiata e nel fondo il campaniletto acuspidato di San Nicolò. Nel XII secolo Bardolino è ricordato come comune autonomo, e risale al 1222 la costituzione, comune a quasi tutti i centri del lago, dei diritti di pesca riservati alle famiglie del luogo. Durante il medioevo e l'età moderna Bardolino seguì i destini di Verona. Si ricorda che fu il centro della marina veneziana sul lago, e nel 1526 fu saccheggiato e subì il rapimento di propri abitanti a fini di riscatto da parte dei lanzichenecchi. Sotto gli austriaci fu capoluogo del distretto che raggruppava tutti i comuni veronesi rivieraschi. Del Castello di Bardolino oggi purtroppo resta ben poco da vedere: le due porte d'accesso al paese – quella a nord (Porta san Giovanni) e quella a sud (Porta Verona) - ampiamente restaurate e rimaneggiare nel corso dei secoli. Visibili sono inoltre i resti delle mura e una delle torri difensive della cinta, mozza e a pianta rettangolare, posta nelle vicinanze del porto e molto suggestiva per la forte pendenza sul lato sinistro a causa di un naturale cedimento del terreno. Restauri conservativi nella zona a nord del paese hanno posto in luce lacerti delle mura e delle altre strutture difensive, ormai conglobate in edifici posteriori.


Foto: la prima è una cartolina della mia collezione, la seconda è presa da http://www.gardatourism.it/mura-di-cinta-di-bardolino/

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