sabato 17 ottobre 2020

Il castello di domenica 18 ottobre



SEQUALS (PN) - Castello in frazione Solimbergo

Il castello sorge su una protuberanza nord del Col Palis in Comune di Sequals. E’ possibile raggiungere il sito castellano da una strada comunale che si imbocca a sinistra della S.S. del Monte Rest poco dopo l’abitato di Sequals. Da questa, subito dopo il passo del Col Palis, si devia a sinistra per una strada forestale di recente costruzione che si innesta, in prossimità del castello, all’antico sentiero.
Si può salire al castello anche per la strada comunale, partendo dall’abitato di Solimbergo, prendendo la Via Vecchia in prossimità del monumento ai Caduti e deviando a destra, prima di salire al passo, percorrendo tutto l’antico sentiero castellano. L’originale via di accesso parte da un pianoro dove in passato esisteva un vecchio pozzo, che è stato demolito e interrato negli ultimi decenni. Il percorso antico sud non si riconosce quasi più in quanto, in più parti, è sommerso dai dilavamenti dei crinali ed ora è ridotto ad una semplice traccia. In ogni caso, per questa via, stando a quanto rimane di muri a secco nei punti più larghi, si poteva accedere al castello solamente a piedi o con l’uso di cavalli o muli. Un’altra antica via partiva a nord dall’attuale Via del Castello e arrivava al sito da due sentieri.
Dal sito, posto a 303 m di altitudine, lo sguardo spazia a nord sullo sbocco del fiume Meduna, che esce dalla val Tramontina fra il massiccio del Monte Ciaurlec e il monte Raut, e sulla piana alluvionale delimitata a sud dalla catena dei colli di Sequals-Travesio. Il castello, stranamente, non è situato nel punto più alto del Col Palis (m.373). Quel punto, sarebbe stato strategicamente migliore non solo per la sua difesa, ma anche per funzioni di controllo totale del territorio del feudo. Le prime notizie del castello di Solimbergo risalgono al 1196, quando il vescovo di Concordia investiva Almerico di Castelnuovo e donna Vigland della metà di un colle (Col Palis) affinché vi completassero la costruzione di un castello dal nome Sonemberg. Successivamente in prossimità o all’interno del castello venne edificata una cappella dedicata a S. Daniele. Nel secolo XIII il castello passò a nobili signori probabilmente d’oltralpe. Nel XVI secolo vi si insediava una famiglia della Carintia superiore, detta dei signori di Flascheberg, che assunsero il nome di Belgrado. In seguito il castello passò ai Flagogna, i quali lo vendettero nel 1384 a Waterpertoldo ed Enrico di Spilimbergo. Dopodiché il maniero non cambiò più proprietari sino alla sua rovina, non a causa di assalti di nemici, bensì perché lasciato progressivamente in abbandono. Del castello rimangono solo poche rovine, tanto che non si riesce a ricostruirne neanche la struttura originaria. Delle mura di cinta, con paramenti murari realizzati in conci di pietra accuratamente sbozzati e connessi tra loro, che formano un quadrato è rimasto molto poco. Rimane ancora in piedi solo una parte del muro di cinta munita di una porta ad arco che costituiva uno degli ingressi principali al castello. Questa si unisce alla torre-mastio i cui muri sono spessi ben 1 metro e mezzo, più di quanto sia spazioso il vano interno della torre. Considerate le dimensioni dell’edificio appare probabile che il castello avesse una funzione di difesa piuttosto che abitativa, così come la torre servisse probabilmente solo da vedetta. Altri link di approfondimento: https://www.sequalstorie.it/solimbergo/, https://www.youtube.com/watch?v=pQUM2PxfkPo&feature=emb_logo (video di Ecomuseo Lis Aganis)

Fonti: https://www.archeocartafvg.it/portfolio-articoli/sequals-pn-castello-di-solimbergo/, https://consorziocastelli.it/icastelli/pordenone/solimbergo, http://www.pordenonecastelli.com/castello-di-solimbergo/

Foto: la prima è presa da https://camminabimbi.com/2017/03/22/castello-di-solimbergo-sentiero-cretroi/, la seconda è di ASDRUBALE su http://rete.comuni-italiani.it/foto/2009/231784/view

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