mercoledì 13 ottobre 2021

Il castello di mercoledì 13 ottobre



AIDONE (EN) - Castello Arabo-normanno (o Castellaccio)

Si trova ubicato alla periferia nord del centro abitato su di un altopiano a quota 889 metri s.l.m., al termine della via Castello, a dominio della vallata del Gornalunga. Il sito del castello si trova in posizione elevata rispetto all'abitato che si è sviluppato in direzione sud nell'area sottostante; le caratteristiche orografiche della località hanno fatto si che il castello rimanesse in una posizione distaccata e distinta dal resto dell'abitato. Dall'altura su cui si ergeva è possibile abbracciare la panoramica circostante a 360°: dal castello si controllava visivamente, quindi, una vasta porzione di territorio. Faceva probabilmente parte di una rete di fuochi di avvistamento con i castelli di Enna, Agira, Pietratagliata e altri. La costruzione risalirebbe all’ XI secolo e venne ulteriormente fortificata dal Conte Enrico Rosso senior nel 1351 per contrastare sulla piana di Catania il nemico Artale Alagona. Il castello era un baluardo sicuro per i baroni signori di Aidone, tanto che era inespugnabile e vi si poteva accedere solamente dall’antica strada posta a mezzogiorno. Nel 1396 ospitò la regina Maria e il marito, Martino il Giovane e, nel maggio dell'anno 1411, la regina Bianca di Navarra, vedova del re Martino il Giovane, che vi soggiornò a lungo protetta dal Protonotaro del Regno Bartolomeo Gioeni, Barone di Aidone e dal figlio Perrone. Quando questo maniero venne attaccato dalle truppe di Roberto d’ Angiò con il tradimento del capitano Giovenco degli Uberti fu possibile espugnarlo e perfino il Re Federico III dovette usare delle macchine di guerra per porre l’assedio alle truppe angioine. Ben poco rimane del complesso che certamente doveva occupare una superficie alquanto vasta, come mostrano i tratti di muratura emergenti lungo la strada di circonvallazione del sito. In direzione est rimane una porzione di muro con un varco d'ingresso, mentre una quantità più consistente di muratura, ridotta a cumulo di rovine, è lo scenario che si presenta al visitatore che raggiunge il sito dall'attuale Salita Castello. Singolare è la disposizione di tali resti che presentano la rotazione di circa 90° di una porzione di muro: dalla disposizione di tali ruderi si può evincere che il castello venne distrutto molto probabilmente da un evento catastrofico, verosimilmente il terremoto del 1693. La muratura è del tipo "a sacco" con due paramenti murari in conci con ricorsi regolari; tra i pochi resti rimangono delle porzioni d'angolo dove si osserva l'impiego di pietrame squadrato a definizione del cantonale.Altri link suggeriti: https://www.youtube.com/watch?v=e3egH0g4oaY (video di Urbex Sicilia Abbandonata), https://www.siciliafotografica.it/gallery/index.php?/category/458, https://www.youtube.com/watch?v=4Jfc5DhLvsw (video di I.C. PRODUZIONI AUDIO VIDEO), https://www.youtube.com/watch?v=b8H60V6yIQU (video di shark94015)

Fonti: https://www.icastelli.it/it/sicilia/enna/aidone/castello-di-aidone, https://www.prolocoaidone.it/i-castelli/, https://www.comune.aidone.en.it/index.php/cenni-storici, https://www.e-borghi.com/it/sc/enna-aidone/2-castelli-chiese-monumenti-musei/953/castellaccio.html

Foto: la prima è presa da https://www.icastelli.it/it/sicilia/enna/aidone/castello-di-aidone, la seconda è di Vincenzo Capasso su http://rete.comuni-italiani.it/wiki/File:Aidone_-_Il_Castellaccio_-_Ruderi.jpg

Nessun commento: