giovedì 22 marzo 2012

Il castello di giovedì 22 marzo



MILLESIMO (SV) – Castello Del Carretto

Venne eretto nel Medioevo da Enrico II Del Carretto e la parte più antica, costituita dalla torre, dal maschio e dalla parete est è databile intorno alla seconda metà del XIII secolo. Rappresentò un'importante postazione di difesa e controllo della valle - assieme ai manieri di Cosseria, Roccavignale e Cengio. Millesimo, infatti, era posto alla confluenza di due importanti percorsi viari: quello più antico che, da Albenga, attraverso il Neva, costeggiava la "Bormida di Millesimo", toccando Bardineto, Calizzano e Murialdo, proseguendo poi verso Acqui Terme; e quello romano, che da Vado raggiungeva Ceva e Mondovì. Esso viene citato come luogo di raccolta dei membri della famiglia Del Carretto (1447) per decidere la strategia contro Genova, la loro eterna rivale, che si stava preparando ad attaccare Finale Ligure: durante la guerra che ne seguì vi trovò rifugio Bannina, la moglie del Marchese Galeotto Del Carretto, signore di Finale. Trasformato in residenza fortificata, fu smantellato nel 1553 da Gerolamo Sacco per ordine del Governatore di Milano, Don Ferrante Gonzaga, su ordine della Spagna, quest'ultima in lotta con la Francia e che condizionò la scelta distruttiva per la paura di una possibile conquista del castello da parte dei Francesi. Dopo questo evento i conti di Millesimo trasferirono la propria residenza nell'edificio dove oggi ha sede il palazzo comunale, abbandonando l'originario castello, che non venne più ripristinato. Nel XVII secolo il feudo di Millesimo divenne titolarità dei Savoia, poi degli Spagnoli; ritornò ai Savoia solo agli inizi del XVIII secolo. Nel corso della celebre battaglia del 1796 tra le truppe di Napoleone e l'esercito austro-piemontese, il castello subì ulteriormente danni. Dopo il 1802 il Monastero divenne residenza dei del Carretto che lo ricevettero da Napoleone e poi fu acquistato dai Marchesi Centurione Scotto di Genova, che ne fecero la propria residenza estiva ed iniziarono a chiamarlo “Il Castello”. Carlo Centurione Scotto fu industriale e deputato conservatore della XIX Legislatura del Regno d'Italia. Il castello, acquistato dall'amministrazione comunale nel 1989, è stato recentemente ristrutturato ed è visitabile. Ospita concerti di musica classica e mostre. Il castello si presenta a pianta quadrangolare con due torri laterali e mura fortificate. La torre angolare a nord, più possente e integra, ha la base fortemente scarpata e conserva tracce del collegamento con le mura del borgo; quella ovest, soprastante la strada, è pressoché inglobata nella sottostante villa villa Scarzella, residenza ottocentesca che attualmente ospita un ricco museo di stampe napoleoniche a memoria degli importanti fatti d'arme di cui la Val Bormida fu teatro. La seconda torre presenta alcune bifore e trifore in mattoni e pilastrini; sono da ascrivere al periodo della trasformazione dell'edificio in residenza, in epoca tardo medioevale, ma sono state notevolmente integrate nel corso di un restauro ottocentesco; sul lato est, ancora notevolmente intatto, il castello è caratterizzato da alcune aperture, con mensoloni aggettanti in pietra, che sostenevano balconi, anch'essi dovuti al periodo della trasformazione dell'edificio in residenza.

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