lunedì 22 agosto 2016

Il castello di martedì 23 agosto






ZERBOLO’ (PV) – Castello Beccaria

La zona di Zerbolò faceva parte del territorio di Garlasco che apparteneva fino al XIII secolo al monastero di San Salvatore di Pavia, e passò in seguito in potere dei Beccaria. Nel 1259 essi costruirono un castello presso il Ticino, attorno al quale si andò formando il nuovo paese di Zerbolate, l'attuale Zerbolò. Il castello venne costruito con il duplice scopo di dare ai feudatari una decorosa residenza ed un solido baluardo difensivo in caso di possibili attacchi nemici. Venne distrutto in una delle tante guerre di quei tempi, ma fu interamente riedificato verso il 1393, come si evince da un antico documento col quale i figli di Franceschino Beccaria, in qualità di fondatori del nuovo castello e delle case circostanti, chiesero che tali luoghi, menzionati con il nome di "Zerbolate", venissero sottratti alla giurisdizione di Garlasco e ricompresi sotto quella di Pavia. Nel XV secolo esso, seguendo le sorti dei vicini Gropello e Carbonara, dalla signoria dei Beccaria passò per eredità a un ramo dei Visconti, e due secoli dopo sempre per eredità ai Lonati Visconti. Nel 1713, con tutta la Lomellina, entrò a far parte dei domini dei Savoia. Nel 1815 vennero uniti a Zerbolò i vicini piccoli comuni di Parasacco, Guasta, Marzo, Limido, Sedone, attuali frazioni, oltre a Campomaggiore, che nel 1866 venne annesso a Carbonara al Ticino. Il Castello Beccaria è un edificio all'esterno del nucleo abitato, a diretto contatto con la campagna. Può essere fatto forse risalire, sulla base di alcuni documenti, al XIII secolo. Un tempo circondato sicuramente da un fossato, l'edificio, a base scarpata, era probabilmente dotato di merlatura. Si tratta tuttavia, più che di un castello, di un esempio molto interessante di cascina fortificata con torre. L'impianto quadrangolare, con corte centrale e torre esterna sporgente da uno dei quattro corpi di fabbrica, richiama lo schema del castello rurale di Peschiera Borromeo, con la differenza però di avere gli angoli e non i lati (come per il castello di Peschiera Borromeo) orientati sui punti cardinali. La torre è munita di apparato a sporgere sui tre lati esterni, con esclusione di quello interno, verso il cortile: presenta cioè caratteristiche molto più tarde della presunta epoca di nascita del complesso. Dotata di dentellatura decorativa nella parte superiore, tipica di altre costruzioni fortificate dell'epoca viscontea (XIV secolo),è probabile che sia stata aggiunta in un secondo tempo. Il castello non presenta alcuna caratteristica atta a identificarne origini e stile, a causa dei troppi rimaneggiamenti subìti nei secoli; una recente intonacatura ha coperto anche alcuni dipinti, comunque d'età moderna, affrescati sulle pareti esterne.



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