mercoledì 7 dicembre 2016

Il castello di mercoledì 7 dicembre






MONRUPINO (TS) - Rocca

Su uno dei rilievi, dove la pietra si trasforma nuovamente in un ripido versante che culmina in un'aspra cresta innalzata verso il cielo, c'è il Tabor o Rocca di Monrupino, una fortezza che al suo interno custodisce gelosamente un santuario, meta di pellegrinaggio, consacrato alla Beata Vergine Maria Assunta. Inizialmente castelliere, poi teatro di scontri tra Romani ed Istri, è sempre stata un importante rifugio per la gente della zona anche all'epoca delle invasioni barbariche. La cima della rocca di Monrupino è cinta da un possente muro di pietra a tratti alto anche 8 metri, interrotto da una porta, sulla cui sinistra si possono vedere i resti di un muraglione rozzo: il Tabor, di cui si vede anche un piccolo tratto di muro che si appoggia alla sacrestia, l’edificio a sinistra rispetto alla chiesa.  I Tabor erano le cinte di difesa costruite dalle genti locali sul finire del 1400 per resistere alle invasioni dei turchi. Pare che una prima chiesetta sia stata costruita intorno all'anno 1000. Andata in rovina, sorse al suo posto una seconda chiesa, eretta nei primi anni del XVI secolo (nel 1512, dedicata alla Beata Vergine Assunta, che in seguito divenne Santuario). Secondo una diffusa tradizione, la chiesa fu costruita nei pressi di un masso sul quale la Vergine lasciò la propria impronta. Il masso, ancora oggi, presenta quella singolare traccia ed è indicato come una pietra in grado di favorire la fecondità. Anche qui, come da altre parti, le donne che avevano qualche problema ad avere figli poggiavano e sfregavano il loro ventre contro la superficie litica per favorire la maternità. All'interno delle mura sono collocate inoltre la Casa Parrocchiale e la Casa della Comunanza, dalle linee semplici e sobrie, scavate nella pietra viva e ricoperte pure di lastre in pietra. Il bel cortile ampio offre un'atmosfera di pace e un panorama unico. Verso sud l'occhio abbraccia in un rapido sguardo l'altipiano carsico e si perde su Socerb (S. Servolo) e sul monte Slavnik (Taiano). Ad ovest spazia sul Mare Adriatico con la foce dell'Isonzo, Grado e Barbana. Nelle giornate serene le linee della laguna si fanno nette fino a Venezia, mentre sopra la pianura friulana brillano in lontananza le cime delle Dolomiti. Verso est si innalza fiero il Nanos, poco più a sinistra il Čaven e l'altipiano di Ternova (Trnovo), a volte sono visibili anche le cime delle Alpi Giulie.

Fonti: http://www.monrupino-repentabor.it/monrupino/history, https://it.wikipedia.org/wiki/Monrupino, http://www.turismofvg.it/Localita/Monrupino, http://www.percorsiprovinciats.it/home/dettagliomap/431

Foto: la prima è presa da http://www.aziendaagricolatomsich.it/resources/slide2.jpg, la seconda è presa da https://media-cdn.tripadvisor.com/media/photo-s/0d/49/e5/5c/un-sito-storico-in-un.jpg

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