venerdì 24 luglio 2020

Il castello di giovedì 23 luglio



SCLAFANI BAGNI (PA) - Castello

Dopo la conquista normanna (1060-1091) venne introdotto in Sicila il sistema feudale e Sclafani fu assegnata inizialmente a Giordano, figlio del conte Ruggero e signore di Noto e Caltanissetta, e successivamente alla sorella di costui Matilda, sposa del principe Ranulfo Maniaci, discendente dal comandante bizantino Giorgio Maniace, principe e Vicario dell'Imperatore di Costantinopoli. Successivamente passò alla loro figlia Adelasia, moglie di Rinaldo Avenei. In seguito pervenne a Giovanni di Sclafani, a Goffredo di Montescaglioso (nel 1155) e a molti altri. Nei documenti medievali il toponimo è documentato come Scafa e Scafana/Sclafana. Nel 1131 il paese passò dalla diocesi di Troina, a quella di Cefalù. Dall'epoca normanna a quella aragonese il territorio di Scifani appare punteggiato di "casali" (piccoli agglomerati rurali), caratterizzati da insediamenti aperti, privi di mura, abitati da poche decine di persone, il cui ricordo si trova nella toponomastica di alcune contrade. Nella prima metà del XIV secolo il feudo fu in possesso di Matteo Sclafani, conte di Adernò, il costruttore di palazzo Sclafani a Palermo (1330), che detenne uno dei domini economicamente e strategicamente più importanti di tutta la Sicilia. Il centro abitato di Sclafani si ampliò e venne costruita la cinta muraria e rimaneggiato il castello, posto su un bastione roccioso naturale accessibile solo da sud e raccordato alle nuove mura cittadine. Intorno al castello il centro abitato si era andato sviluppando secondo uno schema "ad avvolgimento". Matteo Sclafani morì senza lasciare eredi maschi. Le figlie Luisa e Margherita erano andate in spose rispettivamente nelle famiglie Peralta e Moncada, che si contesero a lungo il feudo. Alla metà del Quattrocento nel territorio di Sclafani esistevano diversi mulini per la lavorazione del tessuto di lana. Nel 1483 fu istituita per il 13 agosto di ogni anno, la fiera di Sant'Ippolito. Nel Cinquecento e Seicento la contea di Sclafani venne lentamente smembrata attraverso le vendite di fondi e terreni. Del castello, ubicato alla sommità di uno sperone roccioso (812 m) molto alto e ripido, accessibile solo dal lato meridionale dove si estende l’abitato chiuso da una cinta muraria (rimaneggiato nel XIV secolo da Matteo Sclafani), rimangono solo pochi resti:
- una potente torre (m 10,70 x 8,00), completamente sventrata, che conserva tre piani, i primi due con feritoie strombate rivolte verso sud e l'ultimo con una più ampia apertura (monofora), costruiti con mura spesse circa un metro e mezzo, in pietra non lavorata e legata con abbondante malta che fuoriesce. All’esterno, una scala (1,10 m di larghezza) dava sicuramente accesso al primo piano della torre. Da questi pochissimi elementi si può, comunque, dedurre che la torre ricalcava gli elementi strutturali del donjonroman franco-normanno: pianta rettangolare, grande spessore dei muri, pianoterra quasi cieco, porta soprelevata e ambienti residenziali nei piani superiori (cfr. Lesnes 1998, pp. 715-716)
- il portale di accesso della cinta cittadina raccordata al castello, ogivale e sormontato dallo stemma della famiglia Sclafani (due gru che si beccano, l'una d'argento in campo nero e l'altra nera in campo d'argento).
Appoggiata alla facciata sud della torre si trova una struttura (identificabile con una cisterna) coperta a botte. La torre mastra è circondata da un poderoso muro che si raccorda al tratto orientale della cinta urbana. In occasione del restauro di quel che rimane del complesso fortificato (1990) sono stati rinvenuti resti ceramici databili al XV e al XVI secolo. Il Castelluccio (o "castelletto"), collocato sulla cinta muraria in posizione opposta al Castello Grande, era adibito al corpo di guardia e all’alloggio dei soldati; anche di questo rimangono solo pochi resti. Altri link suggeriti: http://www.comune.sclafanibagni.pa.it/Virtualtour/360.html (visita virtuale), https://www.vivasicilia.com/castello-di-sclafani-bagni

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Sclafani_Bagni, http://www.comune.sclafanibagni.pa.it/index.php?option=com_content&view=category&layout=blog&id=18&Itemid=150, https://www.icastelli.it/it/sicilia/palermo/sclafani-bagni/castello-di-sclafani

Foto: la prima è di Francesco Ventimiglia su http://www.francescoinviaggio.it/SICILIA%20ON%20THE%20ROAD%202011/19)%2023%20Ottobre%202011%20-%20Sclafani%20Bagni%20(PA)%20ed%20il%20Castello%20di%20Resuttano%20(CL)/slides/DSC_3447.html, la seconda è di Giuseppe Muccio su http://rete.comuni-italiani.it/foto/2009/87306

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