mercoledì 3 agosto 2022

Il castello di mercoledì 3 agosto

                                       

CARPIANO (MI) - Castello

Nel 1200 Carpiano esisteva già (ci sono documenti già dall'800), ma fu proprio agli inizi del 1200 che i Certosini -sotto la protezione dei Visconti- cominciarono la loro opera di bonifica e regolamentazione del territorio introducendo tecniche nuove, come quella delle marcite. Nel tempo questi frati riuscirono sfruttare le acque del Lisone, colatore pubblico che deriva le sue acque dal Naviglio Grande (Porta Ticinese) tramite il Ticinello e che assume il suo nome a partire da Opera. In questo posto esisteva -forse dall'XI secolo- una postazione militare tenuta da personaggi "di fiducia" dei Visconti, fra cui la famiglia più importante all'epoca è stata quella dei Pusterla. Ma quando Franciscolo Pusterla si mise (forse) a congiurare contro Luchino e Giovanni Visconti, questi lo fecero decapitare con l’inganno assieme a moglie, figli e molti altri parenti, confiscando il loro beni e distribuendoli a personaggi amici e ad amanti varie. Le cascine di Carpiano furono assegnate alla Certosa di Pavia, e quando alla fine del 1300 Gian Galeazzo Visconti decise di costruire a Torre del Mangano il suo Mausoleo, anche il Castello di Carpiano passò in consegna ai Certosini; per una cinquantina d'anni essi lo diedero in gestione a fittavoli, ma poi iniziarono ad abitarlo direttamente e ad usarlo come convento. Possedere queste terre non significava solo gestire e sfruttare i terreni agricoli: le proprietà certosine in Carpiano si estendevano fino ad assorbire la totalità delle strutture del borgo, comprendendo case, botteghe, notai e altri professionisti, (fabbri, falegnami, muratori, fornaciai), tutte cose che rendevano fitti perpetui e cospicue entrate. Man mano che la potenza economica di Carpiano aumentava, il Castello si caratterizzava - oltre che come sede amministrativa e organizzativa- anche come centro agricolo di grande rilievo. Subì danni nel corso della Battaglia dei Giganti (1515), dovuti non tanto a fatti d'arme, ma al passaggio e alla permanenza sul territorio delle truppe. La storia del Castello di Carpiano iniziò nel lontano 1549, quando i suoi abitanti, i Padri Certosini, riedificarono la struttura nella forma originaria che aveva quando era di proprietà della famiglia Pusterla e, successivamente, di Gian Galeazzo Visconti, che lo donò assieme ai terreni di Carpiano alla Certosa di Pavia. I frati modificarono la struttura che da castello fortificato divenne una grangia fortificata dalla forma rettangolare con quattro torri angolari (oggi ne sono visibili soltanto tre). Con la sottomissione del Ducato di Milano da parte dell'Impero Austriaco, gli ordini religiosi vennero sciolti e, nel 1782, il castello e i suoi territori vennero donati dall'imperatore Giuseppe II d'Asburgo-Lorena al barone Giovanni Alessandro Brambilla, generale e chirurgo pavese alla corte dell'imperatrice Maria Teresa d'Austria che lo diede in affitto per alcuni decenni alla famiglia dei nobili Forni di Milano (discendenti di Don Francesco Ambrogio Forni, che aveva proprietà anche ad Ispra, Baggio e Loirano). Successivamente la proprietà fu ceduta dai baroni Brambilla al conte Giacomo Mellerio. Alla sua morte i suoi beni, compreso il castello e i suoi territori, vennero lasciati all'Onorevole congregazione del legato Pio Mellerio, divenuta poi Onorevole congregazione di Carità, negli ultimi anni E.C.A. e poi II.PP.A.B. Sul fianco della torre di sud-ovest si trova una loggetta creata con le piccole colonne tortili (provenienti dal protiro posto all'esterno della chiesa) e pareti ancora oggi affrescate. Il castello è un organismo architettonico articolato in diversi corpi di fabbrica che con i loro volumi definiscono tre corti interne: a nord il cortile principale, a ovest il cortiletto del pretore, a nord-ovest il cortiletto rustico. A sud si trova il braccio principale su due piani fuori terra, con due torri ai margini e una bassa d'ingresso, posta centralmente, che consente il passaggio carraio alla corte interna. Il braccio intermedio, posto perpendicolarmente a quello principale, tra la corte grande e il cortiletto del "pretore" è su due piani fuori terra, caratterizzato a piano terreno dal locale refettorio chiuso da volta con lunette unghiate e da un piccolo corridoio di passaggio al cortiletto del pretore con volta a botte decorata. Il braccio che a nord chiude il cortiletto è caratterizzato da balcone a ballatoio verso il cortiletto nord e termina a ovest con un grosso locale quadrato a tutta altezza al quale si appoggiano tre campate di porticato rustico. L'entrata al castello, una volta completamente affrescata con la figura della Vergine, della Certosa di Pavia, di rose del Carmelo e di gigli, è una torre molto più bassa delle altre, dotata di ponte levatoio sul fossato che circondava il castello. Nell'entrata si trovava la porta che conduceva alla foresteria, da un lato, e dall'altro le scale che conducevano alle sale del piano superiore. Opposte alle sale si trovavano le stalle. Sul lato corto si trovavano le sale del refettorio, il chiostro e l'oratorio dedicato a san Brunone (protettore e fondatore dell'Ordine Certosino) consacrato nel 1645, dove ancora oggi sono visibili diversi affreschi ancora in buono stato e un passaggio voltato completamente affrescato raffiguranti nel centro il crisma radiante circondato da medaglioni e sulla lunetta l'Annunciazione. Tutte le decorazioni in marmo (provenienti dalla Certosa di Pavia e si presume che alcuni siano opera di Giovanni Antonio Amadeo) e gli affreschi presentano la scritta GRA CAR (visibile anche nella chiesa) che significa GRAtiarum CARthusia. Ancora oggi sono visibili e ben conservate delle sale particolari al piano terreno come la ghiacciaia con copertura a cupola, sale con copertura voltate a crociera. Le sale del piano superiore sono tutte dipinte con colori bianco e rosa e tutte dotate di grossi camini visibili anche all'esterno grazie ai comignoli gotici sul prospetto sud. Altri link suggeriti: https://www.italianostra.org/wp-content/uploads/castello.pdf, https://cartusialover.wordpress.com/tag/possedimenti/

Fonti: https://fondoambiente.it/luoghi/cascina-castello?ldc, https://it.wikipedia.org/wiki/Carpiano, https://it.wikipedia.org/wiki/Castello_di_Carpiano, https://www.comune.carpiano.mi.it/c015050/zf/index.php/musei-monumenti/index/dettaglio-museo/museo/2, https://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/1c020-00041/

Foto: la prima è presa da https://cartusialover.wordpress.com/2020/11/25/la-grangia-di-carpiano/, la seconda è presa da https://fondoambiente.it/luoghi/cascina-castello?ldc

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