MONTERONI D'ARBIA (SI) - Grancia in frazione Cuna
La mole possente in mattoni rossi della grancia di Cuna è uno degli esempi meglio conservati di fattoria fortificata medievale, oltre ad essere uno dei complessi architettonici più particolari ed interessanti della provincia di Siena. Dal XII o XIII secolo lo spedale di Santa Maria della Scala a Siena si interessò del poggio di Cuna, su cui esisteva uno spedale dedicato ad accogliere e dare assistenza ai pellegrini e mercanti che transitavano lungo Via Francigena che, nei pressi, scavalcava l'Arbia. Risulta, da un documento di papa Eugenio III, che questo edificio apparteneva all'Abbazia di Torri. Nel 1295 il rettore Ristoro di Giunta Menghi comprò l'intero poggio, che alla sua morte venne lasciato a Santa Maria della Scala che, da quel momento, iniziò la costruzione di una fattoria fortificata che doveva essere il fulcro di tutti i possedimenti dell'ospedale in Val d'Arbia. Si ritiene che i lavori siano iniziati nel 1314, per iniziativa del successore di Ristoro, Giovanni de' Tolomei, il quale fece costruire anche la chiesa dei Santi Jacopo e Cristoforo subito fuori la cinta murata, ad uso sia dei contadini che dei pellegrini, come tradisce la dedica ai pellegrini per eccellenza Giacomo il Maggiore e Cristoforo. Le fortificazioni, nate per proteggere il grano e gli altri prodotti agricoli dalle scorribande dovute all'incertezza politica e militare, furono completate nel corso del XIV secolo. Si presenta come un grande blocco quadrato con basamento fortificato a scarpa, con due torri angolari dotate di apparato difensivo a sporgere sul lato meridionale. Il nucleo più antico delle fortificazioni è la cosiddetta "casa torre", posta al centro dell'insediamento, alla quale si aggiunsero altre due torri d'angolo, sul lato sud che guarda verso i confini dello Stato, a proteggere i granai e le altre strutture agricole e abitative. L'ingresso principale immette in un cortile a forma di 'L' dal quale si accede ai locali e magazzini interni grazie ad una rampa, coperta nel primo tratto da belle volte a crociera, la quale permette di salire anche con bestie da soma fino ai piani più elevati. Questa era la vera e propria fattoria-fortezza circondata dal primo anello di mura del XIV secolo con ancora riscontrabile parte del camminamento di ronda, con feritoie e ballatoio. Un secondo anello circonda la fattoria e il villaggio sorto attorno ad essa. Di questa cerchia permane ancora integra la porta principale turrita. Le case che si vedono tra la cinta e la grancia sono oggi di fattura più recente. Cuna fu saccheggiata solo nel 1554, durante l'ultima guerra di Siena, dalle truppe Austro Ispaniche. Durante la seconda metà del XVI secolo fu aggiunto un tetto alla fattoria e alle torri che ha coperto la preesistente merlatura. La casa padronale, fra le due cerchie murarie, è del XVII secolo. Al Settecento infine risale la rampa tornante che conduce ai granai. Cuna dette asilo a re e papi: nel 1386 a Urbano VI, nel 1420 a Martino V, nel 1451 a Paolo III. Nel 1640 qui morì Carlo di Guisa della famiglia dei Lorena. Nel complesso è ormai da tempo in corso il restauro delle coperture e rampe, è pertanto parzialmente coperto da impalcature e non agibile alle visite. Altri link suggeriti: http://www.lamiaterradisiena.it/I%20Castelli/Cuna/granciadicuna.htm, https://www.youtube.com/watch?app=desktop&v=BSjmGO9PdqA (video di NOI Channel), https://www.youtube.com/watch?v=4HuhFGS2MGw (video di viennaprofi1), https://www.pond5.com/stock-footage/item/188167075-grancia-di-cuna-4k-aerial-drone-orbit-view-monteroni-siena-t (vari video con drone), https://www.ursea.it/wp/archives/3404
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Grancia_di_Cuna, https://castellitoscani.com/cuna/, https://www.terredisiena.it/arte-e-cultura/grancia-di-cuna/, https://www.visittuscany.com/it/attrazioni/grancia-di-cuna/, http://www.cretesenesi.com/grancia-di-cuna-p-4_vis_9_87.html
Foto: la prima è di Giuseppe Brandmayr su google.com, la seconda è presa da http://www.lamiaterradisiena.it/I%20Castelli/Cuna/granciadicuna.htm
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