martedì 27 febbraio 2024

Il castello di martedì 27 febbraio



PIOZZO (CN) - Castello

Il paese entra ufficialmente nella storia nel 1041, anno in cui l’imperatore Arrigo III, con un diploma, confermò al Vescovo di Asti la corte di Piozzo:"Cortem Plaucium et Carrugo cum castris et cappellis et silvis et omnibus pertinentiis suis". Il quale a sua volta lo concedette ai "Piozzo", suoi vassalli. Durante il medioevo, gli abitanti dalla zona del Castelletto e dalle località del fondovalle, si raggrupparono nella Villa, luogo naturalmente più protetto per difendersi dalle escursioni barbare e saracene. Nel gennaio del 1425 gli uomini di Piozzo e il feudatario di quel tempo, Giovanni Galeazzo dei Marchesi di Saluzzo, firmarono gli Statuti che con le loro norme dettavano linee certe per il vivere civile, mentre prima i doveri ed i diritti della comunità erano lasciati al libero arbitrio del Signore. I Saluzzo di Cardè detennero la signoria sul paese fino al 1493, anno in cui lo cedettero a Bernardino Govone, scudiere del principe Filippo di Savoia; poi ritornò ai Saluzzo di Cardè per passare nel 1638 al loro vassallo Goffredo Amedeo Vacca. Nel 1686 i Vacca ottennero il titolo di conti, fino al 1749, quando l’ ultima discendente – Tecla- sposò il monregalese Prospero Antonio Faussone di Germagnano i cui discendenti restarono signori di Piozzo fino al XIX secolo. Durante l’ ultimo conflitto mondiale il paese fu incendiato, per rappresaglia, dalle truppe tedesche: bruciarono oltre le case del concentrico, anche parte del castello ed il municipio con l’ archivio comunale, gettando nel buio – della fuliggine e dei secoli- ricche e intense pagine di storia. L'antico castello, costruito nel XIV secolo dai Saluzzo sfruttando le fondamenta e i materiali di risulta di un mastio che il vescovado d'Asti fece realizzare a cavallo tra il I e il II millennio, ebbe per poco tempo una valenza militare, divenendo alla fine del Quattrocento una residenza nobiliare di pregio. Nuovamente un intervento, e nuovamente un proprietario: Goffredo Amedeo Vacca, che acquisito il complesso nel 1638 lo rese residenza ancor più ricca e imponente, sebbene l'assetto attuale, al netto del grave incendio del 1944, si deve ai lavori dei successivi proprietari, i Faussone di Germagnano. Ha una pianta irregolare e oggi è di proprietà privata, adibito ad abitazione. Cercando informazioni su internet, sembra che attualmente l'edificio sia in vendita (https://www.idealista.it/immobile/19309834/)

Fonti: https://www.comune.piozzo.cn.it/Home/Guida-al-paese?IDPagina=19622, testo dalla pubblicazione "Castelli in Piemonte" di Rosella Seren Rosso (1999), https://www.paesionline.it/italia/monumenti-ed-edifici-storici-piozzo/castello-di-piozzo

Foto: la prima è di Claudio Penna su http://rete.comuni-italiani.it/foto/2009/351726, la seconda è presa da https://www.risorseimmobiliari.it/cuneo/vendita-villa-piozzo-3060074.html

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