QUILIANO (SV) - Torre di Cadibona
Il valico di Colle di Cadibona era noto fin dai tempi degli antichi romani poiché questo era il punto dove la catena montuosa, che negli altri tratti ha un andamento abbastanza uniforme, si abbassava rendendo possibile il passaggio. Esso fu utilizzato dai Cartaginesi durante la seconda guerra punica (203 a.C.) che, per la ritirata dalla Pianura Padana, passarono proprio da questo valico. La prima strada sulla Colle di Cadibona, però, fu realizzata nel 109 a.C. da Marco Emilio Scauro, un console romano, per agevolare i collegamenti fra Vado e Tortona. Nel periodo napoleonico la strada del valico venne allargata, fu costruita una galleria di circa 300 m ed alcune fortificazioni. La Torre venne costruita dalla Civitas savonese all’inizio del XVI secolo. I motivi che indussero i savonesi a costruire questa fortificazione furono certamente molti, come ad esempio preservare il bosco camerale dai tagli abusivi di legname e difendere i mercanti che percorrevano la strada con merci o con i proventi della vendita.In seguito, sotto il dominio di Genova, divenne luogo di pagamento di dazi e gabelle e di fermo per eventuali banditi, controllato delle Guardie Corse. Verso la fine del XVIII secolo, la Torre si presentava come una vera e propria struttura difensiva, dotata di quattro cannoni e provvista di acqua, raccolta in una cisterna, e di depositi dove conservare scorte alimentari e munizioni. Al suo esterno, lungo i contrafforti di destra e di sinistra, furono scavate trincee in grado di contenere fino a mille soldati. Presidio difensivo dei francesi, durante le campagne d’Italia del Generale Napoleone Bonaparte fu per due volte campo di battaglia tra l’esercito francese e quello austro-piemontese. L’edificio originario ha pianta quadrata e si sviluppa su tre piani, collegati da una scala elicoidale in pietra. La base presenta una bassa scarpatura sui due lati ed il piano sottotetto è dotato di quattro garitte pensili angolari. Verso la fine del XIX secolo la Torre, divenuta proprietà privata, fu riadattata a villa addossando al lato sud-est un corpo più basso, coperto a terrazza.
Fonti: https://www.quilianonline.it/storie/la-diga-armata/, http://www.rifugiocadibona.it/wordpress/?page_id=6, https://www.trueriders.it/itinerari-moto/colle-di-cadibona/
Foto: è di Beni Culturali Standard BCS su https://catalogo.beniculturali.it/detail/ArchitecturalOrLandscapeHeritage/0700111347#lg=1&slide=0
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