sabato 14 gennaio 2017

Il castello di domenica 15 gennaio






ALGHERO (SS) – Torre di Porta Terra (o del Portal)

Alghero è una delle poche città fortificate italiane ad aver mantenuto circa il 70% delle sue mura (manca la parte dal forte della Maddalena alla Torre dell'Esperò Rejal), con annesse torri: recentemente valorizzati da un restauro, i bastioni offrono una passeggiata sul mare che circonda la città vecchia, e si congiungono con il Lungomare Dante costruito negli anni cinquanta del XX secolo. La Torre di Porta Terra, così ribattezzata in epoca sabauda (in origine era la Porta Reial), era la via di accesso da terra (da qui il nome) alla città-fortezza, l'unica esistente. L'ingresso, sovrastato dallo stemma in pietra della corona d’Aragona, oggi conservato al suo interno, era protetto da un pesante ponte levatoio, oggi rimosso, il quale veniva calato all'alba e risollevato al tramonto. Una volta chiuso nessuno poteva più né entrare né uscire da Alghero, chiunque fosse e qualunque fosse il motivo. Tra coloro che dovettero sperimentare la ferrea regola vi fu anche un re il quale, giunto poco dopo la chiusura della porta, dovette attendere il sorgere del sole prima di poter mettere piede in città. Arrivata l'alba il sovrano, una volta entrato in città ed accolto con tutti gli onori, volle conoscere il responsabile della guarnigione di guardia alle mura, al quale disse che se avesse violato la norma per accogliere il re, avrebbe immediatamente ordinato la sua impiccagione! La torre mantenne la sua funzione di accesso sino alla fine dell’Ottocento, quando la città fu smilitarizzata. La costruzione ha una tipologia decisamente cinquecentesca, con portale in conci di pietra arenaria ben squadrati e disposti a semicerchio ed una struttura perimetrale ottenuta con la tecnica a sacco. Caratteristica di questa torre è la forma che dalla parte opposta al portale ha un avamposto quadrangolare, probabilmente anteriore alla sua costruzione. A differenza delle altre torri, il piano inferiore non presenta la volta costolonata, rilevabile invece al piano superiore dove si apre una porta che immetteva nel camminamento della cortina. Altre due porte sono visibili al piano terra; in quella che prospetta verso il porto, caratterizzata dal tipico schema catalano della dovella, cioè dell'arco a tutto sesto in conci trapezoidali, è stato inserito il monumento ai caduti in guerra. La torre fu anche conosciuta come “degli Ebrei” perché costruita nel secolo XIV con il contributo della comunità ebraica. Salvata dalle demolizioni nonostante la sua posizione fosse lato terra dove le mura furono abbattute, è rimasta isolata ed oggi è spesso utilizzata per mostre. La struttura, oggi, accoglie un insieme di servizi destinati alla presentazione e valorizzazione del patrimonio culturale della città quali informazioni turistiche, organizzazione di visite guidate e didattiche nel centro storico e nel territorio.


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