giovedì 19 gennaio 2017

Il castello di giovedì 19 gennaio






MONTENARS (UD) - Castello di Ravistagno

Anche se le prime notizie risalgono alla metà del secolo XIII, il toponimo tedesco Ravestein, "rupe dei corvi", indicherebbe un'origine forse ottoniana. Era inserito in un più vasto complesso di fortificazioni che comprendeva anche il castrum di Artegna. Dopo vari passaggi di proprietà, nel 1287 il fortilizio entrò in possesso dei signori di Prampero, ai quali si affiancarono altre famiglie, quasi tutte appartenenti all'aristocrazia della vicina Gemona. Nel 1415, l'intero feudo fu dei Prampero (Ravistagno assieme alla giurisdizione su Prampero, Montenars, Flaipano, Pers e Plazzaris), ai quali rimase per i secoli successivi, fino al periodo napoleonico. Presumibilmente il castello cadde in rovina già nel secolo XIV, forse a causa della guerra contro il patriarca commendatario Filippo d'Alenton, tra il 1381 e il 1387, forse anche prima per il terremoto del 1348. Le sue pietre vennero poi utilizzate dagli abitanti del paese per altre costruzioni, smantellando quasi del tutto le antiche mura. Fino al devastante terremoto del 1976, restava un angolo in piedi, forse del mastio. Del fortilizio, a pianta trapezoidale e posto su uno sperone roccioso a strapiombo sul torrente Orvenco, sussistono imponenti lacerti murari, ai quali si accede percorrendo l'antica stradina castellana, in alcuni punti con ancora le originali spallette in pietra. I resti visibili sono ciò che resta di una struttura molto più ampia ed articolata, comprendente torri di vedetta e altre costruzioni. Il castello assolveva al duplice scopo di proteggere Gemona e di fungere da punto privilegiato per avvistamenti e segnalazioni; quest'ultima funzione la si può ancora comprendere appena giunti nei pressi del castello, allorché si può spaziare, quasi senza fine, sulla pianura friulana. Nel secolo scorso, dalla proprietà della famiglia Toniutti, il castello passò al signor Schicker ed ultimamente al Comune di Montenars. Attualmente si sta effettuando un restauro strutturale-conservativo, sotto la direzione scientifica della Sopraintendenzaper i Beni Archeologici del Friuli Venezia Giulia. Il recente intervento ha recuperato il tracciato originale delle fondamenta, tranne il lato a destra, coinvolto nel collasso della parete rocciosa strapiombante sul torrente Orvenco. La ricostruzione si è fermata al rialzo delle mura esterne, in particolare al tratto frontale ed al recupero delle mura delle stanze interne e della cisterna con pozzo al centro. Altri link suggeriti: http://www.scoprifvg.it/site/castello-di-ravistagno/, http://ricerca.gelocal.it/messaggeroveneto/archivio/messaggeroveneto/2010/01/22/UD_15_PROE8.html
Fonti: http://www.consorziocastelli.it/icastelli/udine/ravistagno, http://www.comune.montenars.ud.it/index.php?id=3405, http://www.archeocartafvg.it/portfolio/artegna-ud-castello-di-ravistagno-rabenstein/, http://www.viaggioinfriuliveneziagiulia.it/wcms/index.php?id=6490,0,0,1,0,0

Foto: la prima è presa da http://www.archeocartafvg.it/wp-content/uploads/ravistagno-bastione-centrale.jpg, la seconda da http://www.archeocartafvg.it/wp-content/uploads/ravistagno-recupero.jpg

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