lunedì 9 dicembre 2019

Il castello di lunedì 9 dicembre




VILLALVERNIA (AL) - Castello

Nel 1450, morto il duca Filippo Maria senza legittimi eredi, ai Visconti successero nel ducato milanese gli Sforza, con Francesco Sforza (1466). Il nuovo duca confermò in favore di Boncicaldo e Pietro Antonio, figli e eredi di Guglielmo Alvernia, l'infeudazione di Villa, Busseto e Pieve di Vezzano. Il 20 marzo 1470, Gian Galeazzo Maria, duca di Milano, "investì" di Villa, Busseto e la Pieve di Vezzano, Pietro Antonio e Luigi Alvernia, zio e nipote del fu Boncicaldo, con giurisdizione, e redditi feudali e loro discendenti maschi. Nell'anno 1481 avvenne l'investitura del duca Giovanni Galeazzo Maria a favore di Guglielmo fu Pietro Antonio di Alvernia delle parti spettanti a lui di Villa, Busseto e Pieve di Vezzano. Il 23 ottobre del 1505 fu nuovamente il potere regio nella persona del Governatore di Milano che confermò i privilegi ed investitura concessi dai Duchi di Milano, e per la metà del feudo di Villa, già denominata Villa-Alvernia, Busseto e Pieve di Vezzano in favore di Antonio e Giovanni del fu Guglielmo Alvernia. Dopo di questo atto scomparvero dalla scena gli Alvernia, che erano stati feudatari de gran parte di Villa per ben 167 anni. L'8 agosto 1580, Cesare Gambara, Vescovo di Tortona, "investì" di una parte di Villalvernia in favore di Giovanni e Francesco Spinola, fratelli, delle regioni feudali di pertinenza del Vescovo di Tortona. Gli Spinola di Cassano ebbero favorita l'investitura del feudo di Villalvernia dal fatto che avendo Francesco Spinola sposato Atonia figlia unica del fu Giovanni Alvernia, ultimo feudatario di questo casato, entrarono in possesso dei diritti sul feudo di Villalvernia consistenti in quota parte del Castello, torre, palazzo, case e terreni portati in dote dall'Antonia Alvernia e Francesco Spinola. Più avanti negli anni, il 30 gennaio 1679, i fratelli Biagio e Giuseppe Spinola ottennero (consegnamento) confermate le ragioni feudali su Villalvernia, barca (traghetto) sullo Scrivia, "imbottato" e pedaggio, dazio sul vino "a minuto" del contado di Tortona Villalvernia compresa e sul pane, fieno, acquavite per il Luogo di Villalvernia. Nel 1680, il marchese Biagio Spinola intentò causa davanti il Magistrato Straordinario di Milano, contro gli altri Spinola e contro il Vescovo di Tortona per un canale scavato sui terreni di sua proprietà. Il canale doveva servire a portare acqua ad un mulino ed all'irrigazione dei prati, essendosi guastato il vecchio canale. Con l'anno 1688 s'iniziò l'ultimo atto del feudo di Villalvernia. Difatti, venne venduto dalla Regia Camera di Milano al Maestro di Campo Pietro Luigi Passalacqua che il 22 giugno 1688 prestò il prescritto giuramento feudale di fedeltà al re di Spagna, Duca di Milano. Il contratto d'acquisto portava i seguenti dati: Lire settanta per focolare, cento lire per ogni tre lire di annua rendita, mille lire per il castello. Villalvernia sotto i marchesi Passalacqua continuò a vivere in regime feudale, con un feudatario che possedeva il castello, la chiesa e molte terre. Per vari secoli fu eretto in marchesato a favore dei nobili Passalacqua, famiglia molto antica, patrizia e benemerita di Tortona; un discendente della quale famiglia, il generale Passalacqua, morì gloriosamente combattendo sul campo dell'onore nella giornata infausta del 23 marzo 1849. L'antico castello, già documentato nel 1135 e appartenuto ai Visconti e agli Spinola, ha subito, nel corso dei secoli, radicali interventi di ristrutturazione che lo hanno trasformato in palazzo signorile.

Fonti: https://www.comune.villalvernia.al.it/it-it/vivere-il-comune/storia, https://villalvernia.wordpress.com/villalvernia-per-dire/il-paese/, testo sulla pubblicazione "Castelli in Piemonte" di Rosella Seren Rosso (1999)

Foto: la prima, che mostra come si presenta oggi la costruzione, è presa da https://www.immobiliare.it/annunci/65367242/; la seconda (che è d'epoca e mostra come era un tempo il castello) è di sir1ge su https://it.wikipedia.org/wiki/File:Villalvernia_-_Il_castello.jpg

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