giovedì 23 gennaio 2020

Il castello di giovedì 23 gennaio






CEFALU’ (PA) – Castello Bordonaro

Il Castello fu eretto in campo di vite a poca distanza da Mazzaforno di proprietà dei Ventimiglia, una delle più ricche famiglie siciliane legate a doppio filo con la storia di Cefalù e dei dintorni. La costruzione venne affidata ad Antonio Lo Duca, originario di Cefalù, che immaginò una fortezza possente con torri di difesa simile a quella del vicino castello di Castelbuono. Un’effigie ancora presente all’interno del castello ricorda la paternità del Lo Duca. Il castello appartenne alla famiglia fino al 1600 circa, per poi passare prima in mano ai Signorino e poi agli Ortolani e al comune di Cefalù. Non è ancora chiaro, però, come sia avvenuta questa successione. Il nome dei Bordonaro si lega al castello proprio grazie all’ultimo erede degli Ortolani, Gabriele. Alla sua morte, avvenuta nel 1992, lasciò in testamento il castello al comune della città, specificando che il nome ufficiale doveva essere riconosciuto in “Castello Ortolani di Bordonaro”, – del paese di Bordonaro era infatti Barone. Altra condizione testamentaria riguardava l’uso del castello. Il Barone di Bordonaro specificò, infatti, che il castello doveva diventare un centro culturale e storico per ospitare mostre, manifestazioni, eventi di interesse letterario o religioso. Un punto di riferimento per la cultura locale ed estera: questo è diventato il Castello di Bordonaro grazie al suo ultimo erede, Gabriele, sotto il controllo sempre presente del professor Emanuele di Fiore, suo figlioccio. La struttura iniziale del castello includeva una torre antica, cui mano a mano sono state aggiunte altre parti. Nel corso del tempo sono stati realizzati un baglio con un pozzo e piccoli magazzini, un piano nobile con cantina sottostante, un trappeto e un magazzino di dimensioni maggiori.Il perimetro del baglio è chiuso da una torre merlata, munita di gittalore con trabucchi e trabocchetti. All’interno della struttura architettonica si trovano percorsi segreti che permettevano di raggiungere velocemente e in tutta sicurezza la torre in caso di necessità, come ad esempio attacchi esterni. Le stanze della torre sono inoltre decorate da bellissimi affreschi di cui, purtroppo, è ignota la paternità; uno dei cicli di affreschi presenti raffigura le vicende garibaldine che portano alla conquista della Sicilia. Un altro ciclo di affreschi è di natura orientale, con un gusto più esotico. Il castello di Bordonaro è connesso alla chiesa di Santa Felicita e dei suoi figli martiri, la cui costruzione è da far risalire al periodo dei Signorino. Fu commissionata proprio da Don Paolo Signorino, arcidiacono della cattedrale di Cefalù. L’interno è costituito da una loggia in legno che permetteva ai proprietari di assistere privatamente alle messe. Spicca lo stemma della famiglia Signorino, azzurro con una banda d’oro e un leone, raffigurato su una mattonella di maiolica. Il Castello ospitava inoltre un mausoleo che, negli anni, è stato via via smembrato. Alcuni resti sono stati ritrovati all’interno di un magazzino, compresa la lapide di Andrea Ortolano. Sulla lapide è inciso lo stemma stesso della famiglia. Oggi il Castello di Bordonaro è la sede di rappresentanza del comune di Cefalù. Altro link per approfondire: https://www.comune.cefalu.pa.it/castello-bordonaro/.

Fonti: https://cefalu.it/magazine/il-castello-di-bordonaro-centro-culturale-e-storico-di-cefalu/, http://www.parks.it/news/dettaglio.php?id=56325

Foto: la prima è presa da https://cefalu.it/magazine/il-castello-di-bordonaro-centro-culturale-e-storico-di-cefalu/, la seconda è presa da https://murialdosicilia.org/notizie-cefalu-madonie-palermo-sicilia/608-istituto-mandralisca-cefalu-i-tesori-del-castello-bordonaro.html

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