martedì 21 gennaio 2020

Il castello di martedì 21 gennaio




GAIOLE IN CHIANTI (SI) - Castello di Tornano

Per più di 1000 anni le mura di questo castello hanno silenziosamente assistito ad intrighi, lotte, complotti. La prima citazione della “curtem” di Tornano risale al Luglio del 790, il 17° del Regno di Carlo Magno in Italia. Pare infatti che Tornano fosse stata donata da 3 fratelli Longobardi di nome Atroald, Adonald e Adopald al monastero di S. Bartolomeo a Ripoli (Firenze), fondato dal loro stesso bisavolo Adonald. Il 23 Gennaio 1167 l’imperatore Federico Barbarossa con un decreto custodito nell’archivio di Brolio, spossessò Warnellottus (Guarnellotto) da Tornano dei propri diritti sui Castelli di Tornano e Campi “pro gravibus malefici que contra nostram coronam commisit” (Guarnellotto si era reso reo di avere catturato un messo imperiale), concedendoli al suo generale Ranieri di Berelingero. Ma, per tanti motivi, la volontà del Barbarossa rimase lettera morta ed il riottoso (e ribelle) Guarnellotto continuò ad esercitare il suo potere su tutta la valle (dal Castello di Meleto) del torrente Massellone fino alla sua morte. Era rinomata la ferocia di Guarnellotto che, proprietario di due siti strategici quali Tornano e Campi sorvegliava una delle strade di maggior transito e taglieggiava con brutale regolarità chi ci passava. Essendo un castello "di frontiera", Tornano passò spesso di mano appartendo ora a Firenze ed ora a Siena. Nel 1229, dopo un lungo assedio, le armate senesi espugnarono il maniero ma solo sei anni dopo ne perdettero definitivamente la sovranità. Nel 1400 Tornano fu fortificato in modo eccellente dai Ricasoli Firidolfi. Dentro le mura del castello di Tornano c’era un’antica cappella che diventò parrocchia annessa alla Pieve di S. Marcellino. In un censimento dell’anno 1427, la Parrocchia di San Quirico a Tornano, contava 32 abitanti divisi in 5 “fuochi” o famiglie. Durante le due cruente invasioni Aragonesi del 1453 e del 1477, che causarono la distruzione o il danneggiamento dei maggiori castelli nella zona del Chianti (compreso il possente Brolio), Tornano, fedele alla sua tradizione di luogo inaccessibile, resse bene l’urto e non fu mai preso. Non ci fu invece niente da fare nel 1530 quando le truppe imperiali lo espugnarono. Oggi, scomparse gran parte delle mura e altri edifici, è il cassero, in pietra con la particolare forma trapezoidale, a dominare il poggio di Tornano. Il Castello di Tornano dagli anni '70 del XX secolo appartiene alla famiglia Selvolini di Firenze che ne ha sapientemente rilanciata l'immagine attraverso una bellissima struttura ricettiva, fiore all'occhiello di tutto il Chianti e non solo. Altri link suggeriti: https://www.youtube.com/watch?v=6b3q-ZzvZfs (video di Leonardo Lovari), https://www.matrimonio.com/castelli-matrimoni/castello-di-tornano--e20329/videos/162977 (video aereo), https://www.youtube.com/watch?v=KWhOOiJrIK4 (video di Escapiohotels), https://www.youtube.com/watch?v=ZkMuhheSXog (video di Giovanni Raiola)

Fonti: https://castelloditornano.com, http://www.fortezze.it/castello_tornano_it.html, https://www.castellitoscani.com/italian/tornano.htm

Foto: la prima è presa da https://www.icastelli.net/it/castello-di-tornano, la seconda è presa da https://www.agriturismi.it/it/toscana/gaiole_in_chianti/agriturismo_castello_di_tornano.html

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