venerdì 22 maggio 2020

Il castello di venerdì 22 maggio



UDINE - Castello

E' uno dei simboli della città friulana ed è un luogo di grande interesse sia dal punto di vista storico che culturale. L'origine del colle del Castello, un significativo rilievo al centro della pianura friulana, è quasi sicuramente dovuto all'accumulo dei detriti nel corso dei secoli. C'è però una leggenda che si tramanda da secoli sulla sua origine: si narra che quando Attila nel 452 saccheggiò Aquileia, al tempo una delle più grandi città dell'impero romano, per godersi lo spettacolo da Udine, ordinò ai suoi soldati di costruirgli un'altura. Ciò fu fatto riempendo gli elmi di ogni soldato di terra, che buttata tutta in uno spiazzo al centro della cittadella diede origine al colle che oggi domina la città. La prima notizia documentata della presenza di un edificio sul colle è del 983: in quell'anno, il castrum, una fortificazione militare, viene donato dall'imperatore Ottone II al Patriarca di Aquileia Rodoaldo. Sin dalla sua fondazione in epoca medievale, il castello fu un punto di riferimento per Udine e il territorio circostante, specie durante il Patriarcato di Aquileia quando ospitò nobiltà e clero e fu sede del Parlamento locale. Quanto si vede oggi alla sommità del colle è un imponente edificio cinquecentesco costruito successivamente al terribile terremoto che il 26 marzo 1511, durante il periodo veneziano, fece crollare parte dei manufatti precedenti. La necessità di procedere alla parziale ricostruzione del Castello si trasformò ben presto in un progetto di rinnovo totale affidato all'architetto Giovanni Fontana, di origine lombarda ma abitante a Venezia. I lavori proseguirono alacremente, con l'impiego di ben 500 operai. La posa della prima pietra si ebbe il 2 aprile 1517. La fabbrica del Castello, dopo questo iniziale slancio, subì un rallentamento, soprattutto per la difficoltà di reperire fondi, e il progetto originario dell’architetto non fu portato a compimento. Altri architetti subentrarono a dirigere la fabbrica, tra essi Giovanni da Udine, allievo di Raffaello, che nel 1547 progettò una scala esterna che dal cortile del lato nord permetteva l’accesso al salone centrale. Una terza fase progettuale si ebbe con Francesco Floreani che nel 1566 concluse alcuni lavori all'interno del Salone del Parlamento. Alla fine di quell'anno il vasto ambiente fu completato costituendo così un punto di riferimento per le iniziative di maggior prestigio per la città e iniziò la decorazione pittorica, vera e propria antologia della pittura friulana alla metà del ‘500. Nel 1576 fu realizzata una scala interna per salire dall'atrio al Salone del Parlamento che completa nelle linee essenziali il nuovo palazzo-castello. In questo salone del Parlamento si riuniva il consiglio della Patria del Friuli, uno dei primi esempi di parlamento al mondo, durato fino all'occupazione napoleonica del 1797. I lavori, durati diversi decenni, sono oggi ben visibili in quanto da quel momento la costruzione non ha più subito modifiche. Sono di questo periodo le opere più importanti citate prima oltre agli affreschi di Gianbattista Tiepolo, Pomponio Amalteo e le architetture di Giovanni da Udine (allievo di Raffaele Sanzio). Utilizzato principalmente per scopi militari da Francesi ed Austriaci nel XIX secolo, dopo la III Guerra d'Indipendenza (1866) Udine ed il suo castello divennero parte del Regno d'Italia, trasformandosi nel 1906 nella sede dei Civici Musei e Gallerie di Storia e Arte, funzione ricoperta fino all'entrata dell'Italia nella Prima Guerra Mondiale. Nella primavera del 1915 le opere all'interno dei musei vennero messe in sicurezza e il piazzale del Castello, vista la sua posizione particolarmente favorevole, ospitò diversi pezzi di contraerea in difesa della "Capitale della Grande Guerra". A seguito dell'avanzata austro-germanica alla fine dell'ottobre 1917, il castello venne trasformato in quartier militare, visitato anche dall'Imperatore tedesco Guglielmo II, rimanendo lontano dal fronte fino alla fine del conflitto. L’accesso al colle del castello avviene attraverso l’arco Bollani che Andrea Palladio progettò in onore del luogotenente veneziano Domenico Bollani (1556). Fiancheggiante la salita che conduce al colle è posto il porticato gotico veneziano costruito per volontà del luogotenente Tommaso Lippomano nel 1486. Lasciando alle spalle l’an­tica chiesa di Santa Maria di Castello, si giunge sulla cima del colle, da sempre caratterizzata dalla funzio­ne difensiva e di vedetta. La vasta area prospiciente il castello, oggi sistemata a prato, era un tempo fitta di costruzioni. Gli unici edifici rimasti hanno mantenuto solo par­zialmente le proprie struttu­re originarie. La Casa della Confraternita, che gli scavi archeologici hanno dimo­strato esistente fin dal Trecento, era la sede della Confraternita di Santa Maria, responsabile della gestio­ne della vicina chiesa. In seguito ai danni subiti dal castello con il terremoto del 1511, l’edificio ospitò per un breve periodo le riunioni del Parlamento della Patria del Friuli. In fondo al piazzale è posta la Casa della Contadinanza, organismo sorto sotto il dominio veneziano, che aveva il compito di tute­lare gli interessi dei conta­dini, sorvegliare sulle imposizioni fiscali e custodire le armi destinate, in caso di necessità, alla popolazione. Oggi, oltre ad ospitare al suo interno il Museo Archeologico, la Galleria d'Arte Antica, la Galleria dei Disegni e delle Stampe, il Salone del Parlamento, il Museo Friulano della Fotografia e la Fototeca, il castello offre la possibilità di ammirare notevoli opere artistiche tra cui la Chiesa di Santa Maria di Castello, con accanto il campanile sormontato da un angelo in bronzo. In cima, il suo ampio piazzale è il punto panoramico ideale per ammirare dall'alto il capoluogo friulano ed è spesso sede di eventi culturali e concerti. Altri link suggeriti: https://www.rainews.it/tgr/fvg/video/2019/02/fvg-castello-udine-0363e8a8-4e00-48eb-88aa-2b0335785e17.html (video), https://www.youtube.com/watch?v=CY1ChTw6Fxk (video di Francesco Tecchio)

Fonti: https://www.turismofvg.it/code/109184/Castello-di-Udine, https://www.archeocartafvg.it/portfolio-articoli/udine-il-colle-del-castello/, http://www.civicimuseiudine.it/it/musei-civici/musei-civici-del-castello/il-castello,https://it.wikipedia.org/wiki/Castello_di_Udine

Foto: la prima è presa da https://www.archeocartafvg.it/portfolio-articoli/udine-il-colle-del-castello/, la seconda è una cartolina della mia collezione

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