venerdì 11 giugno 2021

Il castello di venerdì 11 giugno



MONTEGIORGIO (FM) - Castello di Alteta

Il castello di Alteta risale al Medioevo, epoca in cui fu conteso fra Montegiorgio (cui venne assegnato all'inizio del XIII secolo) e Fermo (alla quale venne ceduto nel 1199). Con altri castelli fermani subì la conquista da parte di Carlo Malatesta nell'attacco condotto da questi al marchese Ludovico Migliorati, signore di Fermo, per conto del papa regnante Gregorio XII (1413). Fu tuttavia riconquistato dai fermani dopo la sconfitta del Malatesta ad opera di Braccio da Montone (1416). Alteta fu comune autonomo fino al 4 aprile 1869 e anche in seguito, essendo stato ricostituito il 30 luglio 1896. Il comune di Montegiorgio però interpose appello al Consiglio di Stato e l'8 aprile 1900, per decreto reale, si vide riannessa la frazione. Con il XX secolo inizia il progressivo abbandono, soprattutto dopo la seconda guerra mondiale, che rende oggi Alteta un paese quasi fantasma nonostante il centro storico si conservi ancora molto bene. Si accede all'antico incasato attraverso la caratteristica porta castellana, unica via per accedere ancora all'antica Alteta, che immette sulla piazza principale in cui si innalza la facciata della chiesa di San Zenone con il suo campanile. Completata nel XIV secolo e modificata nei secoli successivi, la porta castellana, che si apre a meridione, è fornita di un arco gotico in cotto incorniciato da una fila di mattoni in rilievo, piuttosto comune nel fermano. La si raggiunge percorrendo una rampa disposta alla "mancina" ovvero in modo tale da offrire il lato destro degli assalitori, solitamente occupato a tenere la spada e non lo scudo. Probabilmente all'epoca la rampa era differente e presentava un solido portone e verosimilmente anche un ponte mobile, sebbene non vi siano tracce di un eventuale ponte levatoio. Oltrepassato l'arco d'ingresso ci si trova nel cuore dell'opera: molto suggestiva è la travatura del soffitto, il piano superiore della porta era occupato dagli ambienti dell'ex palazzo municipale. Si possono solo fare ipotesi sul coronamento superiore della porta dato che le modifiche apportate nei secoli ne hanno cancellato le tracce. Sempre nella piazza XXV Aprile si affacciano dei palazzi nobiliari mentre una stretta via percorre un tracciato ad anello che collega la parte restante del castello occupata dalle abitazioni. Gradevole è la strada che costeggia l'esterno del paese dove è possibile ammirare la campagna fermana e la cinta muraria, di cui rimangono parecchie tracce, nonostante si sia fusa nel tempo con le abitazioni del paese, ed è ancora possibile comprenderne il perimetro. Costruita presumibilmente tra il XIII ed il XIV secolo, e riaggiornata fino al XVI secolo, durante la propria storia la cinta diede prova di riuscire a difendere bene la comunità come durante l'assedio del 1498. Le mura hanno un andamento a cuspide, nel fronte meridionale si apre la porta castellana raggiungibile da una rampa, preceduta dai resti di un torrione angolare del quale rimane solo un piano ma se ne rende comunque possibile una ricostruzione. Proseguendo oltre la torre mozza si trova un tratto di mura sufficientemente rettilineo che si conclude con la pseudo torre angolare, l'elemento più interessante delle difese castellane. La torre è costituita da due grandi e strette arcate, quasi a formare due caditoie spropositate, appoggiate ad un'alta scarpa che si alza dalla base fino alla cima della struttura su cui è sorretta una piattaforma superiore, un tempo probabilmente merlata, che assicurava la difesa ai lati delle muraglie. Poco distante la chiesa di San Zenone emerge dalle mura, snaturandone la struttura insieme all'area del palazzo Tiracorda, anch'essa riadattata. Da qui in poi la cinta va arrotondandosi fino a formare quasi un angolo rivolto verso ovest, tornando quindi verso la porta castellana. La circonvallazione segue l'andamento delle difese in quest'area, giusto per rendere un'idea al visitatore dato che risultano poco leggibili, soprattutto riavvicinandosi alla porta dove alcune strutture recenti non si integrano con le le calde armonie del cotto. Malgrado lo stato di abbandono è da visitare soprattutto per la singolare torretta!

Altri link suggeriti:https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodente&Chiave=13495, http://www.luoghidelsilenzio.it/marche/07_castelli/04_fermo/00002/index.htm, https://www.youtube.com/watch?v=5ocePgmT2h8 e https://www.youtube.com/watch?v=nqqH0aLPFnM (entrambi i video di MARKMEDALVideochanel), https://www.youtube.com/watch?v=u2llqZ7wXss (video di Invest in Marche Property)

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Alteta, https://www.habitualtourist.com/alteta

Foto: la prima è presa da https://www.habitualtourist.com/cinta_muraria(alteta-montegiorgio), la seconda è presa da http://www.luoghidelsilenzio.it/marche/07_castelli/04_fermo/00002/index.htm

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