giovedì 20 gennaio 2022

Il castello di giovedì 20 gennaio

 




CAVOUR (TO) - Castello

Sotto gli Acaja, nel XIV secolo, Cavour conobbe un periodo di prosperità. Venne istituita la "Società popolare per la difesa della terra e la punizione dei malfattori", permettendo all'elemento democratico di prendere parte al governo del Comune quando grande era l'assolutismo e la potenza aristocratica. Venne anche creato il primo prototipo di ospedale (1351). Potenziata la rete irrigua realizzata nell'XI secolo dai monaci dell'Abbazia, fu costruita anche la via rialzata per Villafranca, prezioso allacciamento con il Po, allora grande via di commercio. All'inizio del Quattrocento, il Borgo medievale era cinto da mura con due castelli sulla Rocca (una collina che si innalza di 162 metri rispetto alla pianura circostante) che ospitavano 250 nuclei famigliari. Con l'estinzione del ramo Acaja (1418), il borgo di Cavour venne infeudato dai Savoia a Ludovico di Racconigi, figlio naturale di Ludovico, ultimo Principe D'Acaja. Nei due secoli di governo dei Signori di Racconigi, a Cavour si sviluppò la vocazione mercatale. Si registrò un arricchimento architettonico sia in paese che in periferia dove vennero edificate anche diverse cappelle. Vennero inoltre riadattate tutte le fortificazioni con l'intento di costituire un baluardo di difesa contro i francesi, con i quali, a causa delle diverse correnti religiose, si vanno rompendo le alleanze. Sulla vetta delle rocca, come detto, sorgeva un castello di cui restano solo dei ruderi. Il castello fu distrutto nel 1690 dal generale francese Nicolas de Catinat. Sicuramente, il manufatto che maggiormente influenzò le vicende storiche cavouresi (congiuntamente all’Abbazia di Santa Maria) è senz’altro il Castello sulla Rocca. Anche il più distratto visitatore o turista che si trovi ad osservare la Rocca di Cavour, non può esimersi dall’immaginare, con un piccolo sforzo di fantasia, la sua vetta circondata da bastioni, da mura merlate, da imponenti torri a difesa di un invitto mastio e del paese sottostante. Purtroppo dell’antico maniero dei Savoia-Acaia Racconigi non rimangono oggi che pochi ruderi ignorati dai più ed abitati solo dal vento e dai fantasmi. Un pezzo di muro affondato nella roccia, un mezzo arco, una camera senza tetto, una gran croce di pietra ed una bandiera di ferro che cigola sinistra nel vento, sono gli ultimi resti immediatamente visibili ai turisti dell’antico castello della rocca, silenziosi testimoni di un glorioso passato. Non sono fortunatamente i soli resti rimasti, infatti, sulla seconda vetta, detta la rocca Gruè (nome che deriva dalle gru e verricelli che i soldati francesi dovettero piazzare per poter portare sullo spiazzo alcuni cannoni durante l'assedio del 1592), vi è ancora la base, con tre cannoniere e rispettive volate di fuoco, del famoso “Torrione di Bramafame” che, isolato ma possente, proteggeva da un lato il castello principale. Ed ancora, poco sotto al Torrione si dirama un lungo tratto di muro con feritoie difensive, quasi completamente nascosto dalla vegetazione, muro che scende fino al pianoro di San Maurizio dove in esso si apre un portale. Poco al di sotto permangono i resti di un altro notevole Bastione difensivo (vi è anche l'ipotesi, ma con molti dubbi, che si tratti degli unici ruderi rimasti del famoso Castello Inferiore della Rocca che si dava per scomparso, di questo maniero fu investito Omodeo di Cavour da Oberto di Piossasco che era signore del castello superiore della Rocca). Questo reperto storico è rimasto per moltissimi anni completamente ignorato da tutti semi nascosto da piante e rovi, ma ultimamente i volontari dell'Associazione Vivi la Rocca lo hanno reso visibile e si spera che a breve sia reso finalmente agibile per tutti (su di esso si scorgono i buchi provocati dalle palle di cannone dei vari assedi). Tra gli abitanti di Cavour e Bagnolo, da tempi immemori, vi è la diffusa credenza riguardante una “Galleria” che avrebbe (intorno all’XI / XII secolo) collegato i castelli di queste due località con una possibile, ulteriore diramazione verso l’Abbazia di Santa Maria.

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Cavour_(Italia), https://it.wikipedia.org/wiki/Rocca_di_Cavour, testi di Dario Poggio su https://www.vocepinerolese.it/articoli/2019-06-29/cenni-storici-castello-cavour-meriterebbe-ben-maggior-valorizzazione-16612 e su https://www.vocepinerolese.it/articoli/2020-02-28/cavour-cenni-storici-galleria-segreta-del-castello-fantasia-o-realta-17885

Foto: la prima è presa da http://www.comeedove.it/wp-content/uploads/2018/03/rocca-di-cavour.jpg, la seconda è presa da https://www.piemontetopnews.it/rocca-di-cavour-commistione-tra-pagano-e-cristiano/

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