lunedì 17 gennaio 2022

Il castello di lunedì 17 gennaio



CANTAGALLO (PO) - Rocca di Cerbaia

La Rocca di Cerbaia, anche solo Rocca Cerbaia, domina la vetta di uno sperone roccioso di quasi quattrocento metri di altezza a strapiombo sulla valle del fiume Bisenzio, in località Carmignanello. Da secoli la struttura fortificata combatte con le forze della natura che ne hanno causato prima l'abbandono, poi la rovina. La rocca fu probabilmente edificata agli inizi del XII secolo a guardia della "strada di Lombardia", collegamento fra la Toscana e le regioni transappenniniche, e appartenne ai Conti Alberti, ai quali venne concessa nel 1164 dall'imperatore Federico Barbarossa. Nonostante le sue funzioni militari, la rocca fu utilizzata dagli Alberti per un lungo periodo anche come dimora, fatto confermato dalle rifiniture di ottima qualità ancora visibili all'interno del mastio. Nel XIII secolo, il maniero fu uno dei capisaldi della lotta tra il potere feudale albertesco e il nascente comune di Prato. Qui Adelaide degli Alberti incontrò il suo sposo Ezzelino II da Romano. Una loro figlia, Cunizza da Romano (di cui parla Dante Alighieri nel Paradiso), dalla movimentata vita amorosa, vi visse in età matura; nel 1278 redasse il proprio testamento in questo luogo, dopodiché non si ebbero più sue notizie. È probabile che lei sia morta nella Rocca e che sia stata sepolta nel cimitero attiguo. Nel 1361 Niccolò Aghinolfo degli Alberti fu l'ultimo conte di Cerbaia; in quell'anno infatti la rocca fu venduta al comune di Firenze che, vista la sua importante posizione strategica, vi insediò una guarnigione militare permanente e ne rafforzò le difese con la costruzione di una seconda cinta muraria e altri edifici. La rocca fu parzialmente abbandonata verso la metà del Quattrocento per rivivere un breve momento di gloria nel periodo del Sacco di Prato (1512), durante il quale un pratese che aveva diversi possedimenti nella zona (tra cui la tenuta di Gricignana), Novelluccio Novellucci, fu incaricato dalla Repubblica Fiorentina di mantenere "il fornimento" del castello. Il Novellucci apportò nella circostanza diverse modifiche alle costruzioni, tutte però a carattere residenziale, probabilmente per consentire un idoneo acquartieramento agli armati che avrebbero dovuto sorvegliare la valle del Bisenzio in attesa delle truppe spagnole di Raimondo di Cardona, che però scelsero la parallela - e più bassa - val di Marina per raggiungere la piana pratese e fiorentina. Dettaglio curioso, le modifiche murarie realizzate furono effettuate con l'uso di laterizio prodotto in loco con apposite fornaci, le prime in questa parte della val di Bisenzio. Nel XIX secolo la rocca passò alla famiglia Eldmann. Il comune di Cantagallo, con il sostegno della provincia, ha acquistato nel 1999 l'antico monumento, rendendo la Rocca patrimonio pubblico. Dopo circa dieci anni di scavi e restauri il suo recupero è praticamente ultimato, resta da svilupparne la valorizzazione. La rovina e il diroccamento sono rimaste nell’aspetto anche dopo l’intervento, ma le indagini archeologiche hanno permesso di scoprire molto di più, per esempio che la collina fu oggetto di un insediamento di capanne ben prima della costruzione della Rocca o un piccolo cimitero nel quale sono stati seppelliti solo bambini morti fra il 1000 ed il 1100, l'utilizzo di un grande argano sollevatore in legno usato per la costruzione del Palazzo (esempio unico in europa) oltre agli oggetti di uso quotidiano di chi ha vissuto Rocca Cerbaia, come i piatti dei soldati che la presidiarono nel 1500. Della Rocca di Cerbaia parla Dante Alighieri nel XXXII canto dell'Inferno (vv.40-60) quando narra la vicenda dei fratelli Napoleone e Alessandro degli Alberti, figli del conte Alberto degli Alberti. I due fratelli si uccisero a vicenda per questioni di eredità e per questo vengono confinati nella Caina, nel girone dove si trovano i traditori dei propri parenti. Dante racconta anche la vicenda del figlio di Napoleone, Alberto II, il quale assassinò il cugino Orso e la loro vicenda è descritta nel VI canto del Purgatorio (vv.19-21). Una leggenda nata a Firenze intorno al XV secolo e quasi sicuramente priva di fondamento, racconta che il poeta in una nevosa notte dell'inverno del 1285 si trovava in viaggio verso Bologna e giunto alla rocca chiese ospitalità per una notte ai conti Alberti ma loro gliela rifiutarono e così il poeta dovette riparare nella capanna di un pastore posta più a valle; la leggenda identifica questa casa con quella ancora oggi esistente, ma diroccata, posta ai piedi della rocca. La Rocca di Cerbaia ha il classico aspetto dei castelli-recinto medievali: un possente mastio domina dal centro ben due cerchie murarie circostanti di forma all'incirca quadrata. La costruzione fu eseguita in pietra arenaria di cui la zona è ricca. Sono ancora riconoscibili vaste porzioni della cinta muraria esterna con la porta d'ingresso inserita nella cortina sud, varcata la quale sulla sinistra si trovano i resti di un edificio chiamato "Palazzo Nuovo" e sulla destra ciò che rimane della cisterna, con copertura a botte, tutte costruzioni risalenti alla prima metà del 1300. Esternamente a questa seconda cerchia troviamo i ruderi della Chiesa di S. Martino, a navata unica. Nel cuore della fortificazione, circondato dalla prima cerchia di mura, sorge il Mastio o Palazzo, dotato di una torre centrale un tempo molto più alta di quanto sia oggi, e con ancora visibili le brecce delle finestre e dell'ingresso di quella che era la residenza del padrone della rocca. Sembra che questa parte del complesso sia stata ricostruita verso la metà del XIII secolo prendendo come modello il vicino Castello dell'Imperatore di Prato, soprattutto nella forma pentagonale. Ai piedi della rocca si trova il ponte di Cerbaia. La Rocca di Cerbaia si può raggiungere a piedi attraverso un sentiero nel bosco, il nr.48 del CAI-Prato, che troviamo qualche centinaio di metri sulla sinistra oltrepassato proprio il suddetto ponte. Altri linki consigliati: https://www.youtube.com/watch?v=9mhv2jkwGZk (video con drone di hassan80, https://www.youtube.com/watch?v=qSyMqVm1i70 (video di Fondazione CDSE), https://www.youtube.com/watch?v=m3YIj3LEuYs (video di Alberto Badolati), https://www.youtube.com/watch?v=38UEFIlztiI (video di Prato Scomparsa), https://irintronauti.altervista.org/rocca-cerbaia/, https://www.rainews.it/tgr/toscana/video/2020/10/tos-cantagallo-val-di-bisenzio-prato-rocca-cerbaia-f4a769df-7f45-420c-9ab9-0b21c9ad2d24.html

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Rocca_di_Cerbaia, https://castellitoscani.com/cerbaia/, https://www.visittuscany.com/it/attrazioni/la-rocca-di-cerbaia/, https://www.terreincognite.me/2015/03/la-rocca-di-cerbaia-in-val-di-bisenzio.html

Foto: la prima è di Jacopo su https://www.flickr.com/photos/bracco/49340450721, la seconda è un fermo immagine del video di Giluozz: https://www.youtube.com/watch?v=LGfSiJI97xI

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