mercoledì 11 maggio 2022

Il castello di mercoledì 11 maggio



MONTALCINO (SI) - Rocca di Montelifrè

Montelifrè, il cui nome è un'evoluzione di Monteranfredi, da Ranfredo, il fondatore di origini franche, sorse sulla strada che collegava Castelmuzio con Trequanda, importanti per le loro pievi, probabilmente sul luogo in cui già esisteva un castrum romano. La rocca, grande costruzione di forma triangolare con alte e spesse mura in pietra costruita, nella sua forma attuale, nel corso del XIII secolo, sorge sulla collina dagli inizi dell'anno 1000. Divenne possesso della nobile famiglia senese Scialenghi-Cacciaconti come la maggior parte dei castelli limitrofi. Dal 1213 la comunità locale fece atto di sottomissione al Comune di Siena e sedici capofamiglia del paese fecero giuramento. Le cronache riportano che nel 1217 era residente a Montelifré un podestà minore del Contado senese. La rocca fu nel 1289 occupata dai fuoriusciti senesi ghibellini e gravemente danneggiata dalla reazione dell'esercito di Siena. I Cacciaconti degli Scialenga, signori di Montisi e provenienti da Asciano, rimasero nel paese sino al 1328, quando fu comprato da Spinello della Consorteria dei Tolomei. La proprietà del maniero passò quindi alla famiglia Martinozzi di Montepulciano, che lo acquisì dai Tolomei ed altri feudatari della zona nel 1348, e ancora oggi i discendenti della stessa dinastia ne sono per oltre un terzo i proprietari. I Martinozzi determinarono, nel Quattrocento, la fine del comune di Montelifré. Essendo loro una famiglia filo-pontificia, il paese fu assediato e distrutto dalle truppe senesi nell'Aprile del 1527, in occasione dell'ultima guerra fra Firenze e la Repubblica di Siena. La fortezza, posta ai confini dei due territori, fu ancora una volta nido di cospiratori ai danni della Repubblica e rifugio di ribelli e fuorusciti. Le truppe senesi, approfittando di una momentanea vittoria su quelle fiorentine, dopo un lungo assedio, ottennero la resa della fortezza e ne minarono fin dalle fondamenta le mura, riducendola in ruderi. Questi da allora, grandiosi e in parte con ancora presente l'originario rivestimento in filaretto di pietra calcarea, sorgono sparsi sul crinale e sul versante nord-est del rilievo, sul lato opposto si è sviluppato il piccolo paese. Anche il paese era racchiuso da una cinta muraria esterna. Il borgo è attraversato da sud a nord dalla vecchia strada medievale, ai cui estremi si trovano due porte: all'ingresso sud vi è un arco settecentesco; a nord un arco medievale in pietra con antiporta. In prossimità della porta settecentesca si trova un piccolo parco, dove c'è un caratteristico pozzo in mattoni. Passata la porta settecentesca, vi è subito una diramazione della strada: a sinistra verso la porta nord mentre a destra si va verso i ruderi dell'antica rocca. Fra i due rami della strada una colonna dedicata al Beato Giovanni Martinozzi da Montepulciano, comunemente ricordata come "la Colonna". I ruderi della rocca sono una serie di mura in rovina realizzate con blocchi di pietra; il maggiore, che sovrasta una parte delle costruzioni di Montelifré è visibile anche da Montisi, è la cosiddetta "Muraglia" con grande foro al centro. A sinistra, invece, dirimpetto ai ruderi, vi è il palazzetto padronale che conserva, sul lato verso la valle, una torre trecentesca. Il borgo, le cui case sono state per la stragrande maggioranza ristrutturate, è attualmente (2012) abitato dalle famiglie dei diversi proprietari, discendenti dalla famiglia dei Martinozzi, che vi risiedono durante tutto l'anno, alcuni appartamenti sono stati adibiti ad uso turistico. Altri link proposti: http://www.archeospot.it/?q=it/node/54, http://www.lamiaterradisiena.it/I%20Castelli/Montelifr%C3%A9/castellodimontelifre.htm, https://www.youtube.com/watch?v=1AO8gOYPSIA (video di Alessandro Leri, dal minuto 1:37)

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Montelifr%C3%A9, https://castellitoscani.com/montelifre/, https://www.ledimoredelquartetto.eu/portfolio/castello-di-montelifre-san-giovanni-dasso-si/

Foto: la prima è presa da https://castellitoscani.com/montelifre/, la seconda è di Gabriele Ruffoli su https://www.facebook.com/photo?fbid=303138085318199&set=pcb.303138868651454

Nessun commento: