giovedì 19 febbraio 2015

Il castello di giovedì 19 febbraio






CHERASCO (CN) - Castello Visconti

Sorge in una posizione strategica su un’altura circondata dalla Stura di Demonte al termine dell'asse di via Roma, su cui si affacciano case con resti medievali, e del successivo viale napoleonico. Entrando a sud in via S. Pietro si sbocca in viale Salmatoris, al termine del quale si incontra il castello. Il maestoso maniero ha pianta quadrata, con torri ai quattro angoli a merlatura ghibellina e una minore sull'ingresso con ponte levatoio. Alla destra del castello si offre al visitatore una bella passeggiata lungo il viale dei platani. Esso gode di uno splendido panorama sulle colline di Novello, la Morra e Vergne. Percorrendo l'altra parte del viale si volta a destra per via Voersio e si costeggiano gli ex bastioni sino all'incrocio con via Cavour. Nelle vicinanze del castello numerose costruzioni di origine medievale immergono l'edificio in uno scenario molto suggestivo. Fu costruito per iniziativa del marchese Manfredi II Lancia (vicario imperiale di Federico II di Svevia, appartenente a un ramo cadetto della dinastia degli Aleramici) e Sarlo di Drua, podestà di Alba. nel 1243, in un luogo che già era stato abitato dai romani con il nome di Clarascum. Nel 1277 la città divenne Comune libero ed indipendente, come già Asti, Alba e Chieri, ma nel 1347 passò sotto il dominio dei Savoia. Nel 1348 Luchino Visconti, duca di Milano, dopo aver sconfitto i Savoia e aver già preso Asti e Bra, pose sotto assedio anche Cherasco. Egli cominciò la costruzione del castello conferendogli l'aspetto che possiede attualmente. Esso fu poi restaurato alla fine dell’Ottocento da Alfredo D’Andrade. Cherasco entrò a far parte dei beni dati in dote alla figlia di Gian Galeazzo Visconti, Valentina, andata in sposa a Luigi d’Orleans, fratello di Carlo VII di Francia. Con il trattato di Cambrai del 1559, tornò ai Savoia (che lo utilizzarono come rifugio in diverse occasioni, per sfuggire alla peste nel 1630 e ai Francesi nel 1706), ma fu presto oggetto di contesa tra Francesi e Spagnoli. Il trattato di Cateau-Cambrésis stabilì che la proprieta fosse affidata ai Savoia, che qui trovarono più volte rifugio: soprattutto nel 1630 mentre si diffondeva la peste, e ancora nel 1706 per sfuggire ai Francesi. Per approfondire l'argomento, suggerisco il seguente link : http://rm.univr.it/biblioteca/volumi/paneropinto/lanzardo.pdf. Il castello di Cherasco ha un sito web ufficiale che, però, al momento è in costruzione: http://castellodicherasco.it/

Fonti: testo della Redazione Icastelli.it su http://www.icastelli.it/castle-1235675940-castello_visconteo_di_cherasco-it.php,  http://www.piemonteitalia.eu/it/gestoredati/dettaglio/445/beni-architettonici/916/castello-di-cherasco.html,

Foto: la prima è una cartolina della mia collezione, mentre la seconda è presa da http://www.mondimedievali.net/Castelli/Piemonte/cuneo/cherasco.htm (scheda di Federica Sesia)  

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