mercoledì 11 febbraio 2015

Il castello di mercoledì 11 febbraio






TERDOBBIATE (NO) - Castello dei Conti Cicogna

Le prime notizie di una fortificazione a Terdobbiate risalgono al X sec., ma si trattava certamente di un semplice sistema difensivo, costituito da una palizzata di legno. In quell'epoca Leone, vicedomino della Chiesa novarese, ottenne infatti da re Berengario il permesso di costruire un castello per difendere i possedimenti dalle frequenti incursioni degli Ungari. Per avere ulteriori informazioni bisogna aspettare il XV sec. quando la fortificazione era in pessime condizioni strutturali e le famiglie gentilizie novaresi dei Tornielli, Caccia, Clapis, Leonardi, ecc., sono descritte come proprietarie delle abitazioni e magazzini presenti nel castello. Le precarie condizioni della struttura indussero però i Caccia, i Tornielli e i Clapis a organizzare una rocca interna al castello. Alla fine della prima metà del Quattrocento iniziò la ristrutturazione generale dell’intera vetusta fortificazione, cui parteciparono i locatari per la riparazione delle case e i nobili possessori per le strutture difensive collettive. Nel corso di questi lavori le nobili famiglie, insieme al monastero degli Umiliati di San Simone di Novara, elevarono anche un mastio. Mentre i feudatati di Terdobbiate cambiavano con una certa frequenza (Giovanni Filippo da Trecate, la cui unica figlia Costantina sposava Giovanni Antonio Gambalojta), il castello continuò ad essere posseduto dalle famiglie gentilizie novaresi, che lo tennero per circa un secolo. Solo nel XVI sec. iniziò un’operazione d’acquisto della fortificazione da parte di Giovan Pietro Cicogna, conclusa in qualche decennio. Da allora il castello rimase proprietà dei nobili Cicogna mentre il feudo, con sentenza del 1590, ritornò ai Gambalojta. La famiglia Cicogna era d’origine novarese, alcuni suoi esponenti già nel XV sec. rivestivano cariche alla corte ducale di Milano. Giacomo Cicogna nel 1468 fu segretario ducale e anche suo figlio Luigi ricoprì la stessa dignità presso Bona di Savoia, duchessa di Milano; Giovanni Bartolomeo (figlio di Luigi) sposò una Caccia, nobile novarese, e fu padre di Giovan Pietro Cicogna e di Paolo. Il primo fece una notevole carriera nell’ambito militare e amministrativo. Con l’arrivo dei Cicogna Mozzoni il castello di Terdobbiate mutò notevolmente il suo aspetto strutturale: fra Seicento e Settecento fu trasformato in residenza gentilizia di campagna. In quest’ottica fu ridotta l’altezza delle torri e costruito il braccio centrale, dividendo la corte dell’antico castello in due parti e mettendo in comunicazione l’ala Sud con l’ala Nord; fra la fine dell’Ottocento e all’inizio del Novecento furono realizzate le cortine murarie con le merlature di gusto neomedievale. Il complesso presenta il tradizionale impianto quadrangolare dei castelli di pianura lombarda con quattro torri angolari, altrettanti bracci perimetrali e uno centrale (aggiunto successivamente). Affiancata ai lati Sud ed Est del castello è stata realizzata una grande corte quadrangolare probabilmente fra Ottocento e Novecento; sul lato Nord della corte trovavano sede le antiche scuderie di pertinenza del castello ora ristrutturate e adibite a deposito. Sugli altri lati trova spazio una cortina con edifici di spettanza dell’azienda agricola che ivi ha sede. L’accesso principale al castello è collocato lungo il lato Est, preceduto da un passaggio sopraelevato costruito sul fossato ancora presente solo in questo tratto. L'edificio presenta due piani fuori terra e tutto il complesso è stato con ogni evidenza cimato, così da poter ospitare le falde dei tetti. Le finestre sono state previste durante la costruzione e altre da rottura di muro. Sopra l’ingresso trova spazio lo stemma della famiglia Cicogna costituito da una cicogna che tiene serrata nel becco una serpe. Altri stemmi di famiglie gentilizie, con cui si sono stati e sono tuttora imparentati i conti Cicogna Mozzoni, si trovano nella sala d’armi al secondo piano; nella parte alta delle pareti sono presenti le armi dei Borromeo d’Adda, Marliani, Annoni, Jacini, ecc. Nel castello una scala d’onore unisce il piano terreno al primo piano e si conserva un imponente camino con rilievi. L'edificio, sia internamente che esternamente è quasi completamente intonacato, ad eccezione di una piccola torre circolare con bifora, realizzata fra Ottocento e Novecento posta a Est, dove si trova un’apertura verso il parco. Il complesso, infatti, presenta nella zona Nord e Nord Est un vasto parco grande interesse paesaggistico e botanico perchè ricco di specie arboree secolari, quali querce, tigli, ippocastani e due imponenti olmi. Sono ancora conservati i ponti levatoi originali del tardo XVI secolo.

Fonti: http://www.100castellinovara.it/castle?filter=dGVyZG9iYmlhdGU%3D, http://www.comune.terdobbiate.no.it/ComSchedaTem.asp?Id=5606, http://www.provincia.novara.it/comuni/terdobbiate.php

Foto: di Lorenzo Berni su http://divisare.com e di Alessandro Vecchi su http://it.wikipedia.org/wiki/Terdobbiate#mediaviewer/File:Terdobbiate_Castello.jpg

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