martedì 3 febbraio 2015

Il castello di martedì 3 febbraio






MONTALTO PAVESE (PV) - Castello Belcredi

Le prime notizie su Montalto risalgono al X secolo, allorché vi aveva estesi beni il monastero pavese di Santa Maria delle Cacce. Nel 1164 passò con l'Oltrepò sotto il dominio di Pavia, che l'infeudò alla famiglia Belcredi. La podesteria o squadra di Montalto, soggetta ai Belcredi (che nominavano il Podestà, prerogativa che nelle altre squadre spettava alla città di Pavia), comprendeva anche Oliva Gessi, Mornico Losana, Torricella Verzate, Lirio e Montù Berchielli (nel comune di Rocca de' Giorgi); tra le ville del feudo sono citate anche le attuali frazioni Finigeto e Villa Illibardi. Sotto gli Sforza, nel 1477, Montalto fu infeudato come contea agli Strozzi di Mantova (ramo della nobile famiglia fiorentina), sotto i quali comunque i Belcredi rimasero la famiglia più ricca e mantennero la proprietà del castello. Nel 1617 il feudo venne venduto ai Taverna, conti di Landriano, ma nel 1658 i Belcredi lo riacquistarono, mantenendolo fino alla fine del feudalesimo nel 1797. Il feudo venne nel frattempo elevato a Marchesato. Nel 1219 a Montalto c'erano due castelli: una rocca vera e propria, cinta di mura, baluardi, cortina, fossati e posti di vedetta ed una seconda casaforte munita di torre. Con molta probabilità la prima si trovava sulla spianata del colle dove è l'attuale maniero, l'altra andò distrutta nei secoli successivi. I lavori di costruzione dell'attuale castello cominciarono per iniziativa di Filippo Belcredi nel 1593, come si legge in un'epigrafe posta all'ingresso, sui resti dell’antica fortificazione di proprietà di Ludovico Taverna, che fu costretto dal re di Spagna ad eliminare ogni apprestamento militare della fortificazione precedente. I lavori proseguirono nei secoli successivi sino agli anni delle conquiste napoleoniche. Anche il marchese Giuseppe Belcredi abbellì il suo maniero per ricevervi illustri ospiti, tra cui Alessandro Volta, per i quali faceva mettere in scena degli spettacoli teatrali. Nella seconda metà del XVIII secolo, il castello venne abbandonato e all’inizio del ‘900 fu acquistato dai Balduino che lo ristrutturarono in stile settecentesco. Costruzione in pietra e mattoni a vista di pianta regolare e notevole estensione si erige a quota 466 metri e domina la sommità del paese e la valle del torrente Verzate. Il castello è munito di quattro torrioni tozzi e quadrati, tra i quali spicca per altezza quello di levante, privo di merlature e quasi certamente il mastio dell'antico castello. La mole dell'edificio, con il suo piazzale volto a mezzogiorno, si profila sul fondale di un bel loggiato, in una splendida visione arricchita da una statua di Diana, una fontana monumentale, pergolati, chioschi, scale e terrazze. Due giardini circondano la costruzione: uno all'italiana rigorosamente simmetrico, l'altro all'inglese, con boschi di larici, roveri e castagni. L'ingresso dalla strada che giunge da Calvignano ha una stupenda cancellata, con pilastrata settecentesca ornata di vasi e terracotte. L'intero palazzo è riccamente decorato. Si susseguono ampi saloni e salotti con ricchezza di mobilio e suppelletti. Nel piazzale antistante si erge l'armoniosa Cappella Gentilizia di San Francesco in mattoni a vista con due campanili muniti di bifore alla sommità. 

Fonti: http://www.oltrepopavese.com/arte/castelli.html, http://it.wikipedia.org/wiki/Montalto_Pavese, http://www.oltrexpo.com/2013/07/castello-di-montalto-pavese/, http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/1A050-00183/, http://www.italiamappe.it/arte_cultura/palazzi_ville_castelli/120798_Castello-di-Montalto-Pavese,

Foto: entrambe da http://www.flaviochiesa.it/fotografo/montalto-pavese/

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