Il primo documento storico che fa menzione al paese risale all'882, quando esso – già appartenente alla Marca d'Ivrea - venne donato da Carlo il Grosso al vescovo di Vercelli. Un altro documento, risalente al 1008, testimonia la presenza di un'abbazia benedettina dedicata a San Silano (o San Silvano) che dovette rivestire un ruolo importante per lo sviluppo economico del paese. Di tale antica e gloriosa abbazia rimangono ora solo alcune aule tra cui la cosiddetta Cantina dei Santi, che ospita interessanti affreschi del XV secolo. Nel 1198 il Comune di Novara concesse a Romagnano la dignità di Borgo e poco tempo dopo vi venne costruito un castello; di tale costruzione, distrutta dalle truppe francesi nel 1477, si è in parte conservato il palazzo Pretorio, con un'elegante torre a pianta rettangolare (sopraelevata poi nella seconda metà del XV secolo). Dopo l'epoca dei Comuni, il paese fu feudo dei Marchesi di Romagnano; passò poi sotto il dominio dei Visconti con i quali fiorì economicamente. Conteso da più parti, essendo terra di confine, il feudo di Romagnano conobbe una fitta serie di avvicendamenti politici, passando dai Dal Pozzo di Vercelli, ai Borromeo, ai Ferrero-Fieschi. Nel 1588 passò alla famiglia milanese dei Serbelloni, essendo tuttavia ambita anche dai Savoia. Questi ultimi riuscirono a garantirsi il dominio del paese solo a partire dal 1734. Nel XVI secolo Romagnano fu teatro di scontri tra l'esercito francese di Francesco I e quello spagnolo di Carlo V. Il celebre Baiardo, cavaliere francese che prese parte alla disfida di Barletta, fu ferito (1524) nei pressi del vicino Oratorio di San Martino di Breclema (alcuni autori sostengono addirittura che vi abbia trovato la morte e che sia stato provvisoriamente sepolto nella Cantina dei Santi). Il Torrione del Pretorio è una torre a pianta quadrata. La sopraelevazione è sicuramente ascrivibile al 1466. Situata nel cuore del paese, fu la residenza dei Marchesi Romagnano, famiglia arrivata in Italia secoli prima al seguito dei Carolingi e che trasse il nome del proprio casato dal luogo. Successivamente divenne residenza del “Pretore” o “Podestà”, colui che era incaricato di amministrare i beni del feudo per conto dei marchesi. La torre è quel che resta di un quadrilatero fortificato, all’interno del quale si sviluppò il borgo storico, di cui ne costituiva l'estremo angolo nordorientale. A difesa della fortezza vi erano anche alcuni fossati, riempiti agli inizi del sec. XIX per formare rispettivamente quelle che oggi sono Piazza Cavour e Via 1° Maggio. Evidenti sono i caratteri quattrocenteschi della struttura: le mura costituite da ciottoli spesso disposti a spina di pesce, le caditoie e il coronamento superiore. La parte più bassa del torrione sembra appartenere a un edificio più antico, forse un preesistente castello. In corso Marconi, negli edifici ai n° 21 e 23 si sono conservate due monofore ogivali con decorazioni in cotto. Dal 1870 è residenza privata e oggi ospita un ristorante (https://www.ristoranteallatorre.it/). Altri link consigliati: http://www.100castellinovara.it/castle?id=69, https://www.youtube.com/watch?v=RBV-kV5HQ0s (video di Borghi d'Italia, dal minuto 9:10)
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Romagnano_Sesia#Storia, http://archeocarta.org/romagnano-sesia-no-torrione-del-pretorio-e-resti-del-ponte-medievale/, https://www.comune.romagnano-sesia.no.it/it-it/vivere-il-comune/cosa-vedere/torrione-del-pretorio-sec-xv-25064-1-217389dd20337d4f6e5e09aa854a128c
Foto: la prima è presa da https://www.comune.romagnano-sesia.no.it/it-it/vivere-il-comune/cosa-vedere/torrione-del-pretorio-sec-xv-25064-1-217389dd20337d4f6e5e09aa854a128c, la seconda è di Pia su http://rete.comuni-italiani.it/foto/2009/87964/view
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