Secondo alcuni storici locali, il borgo ebbe probabilmente avuto origine nell'epoca romana, dalla tribù dei Liguri Montani, che si sottomisero all'Impero romano dopo lunghe lotte nel territorio. Come altri paesi vicini venne sottoposto alla Marca Aleramica e successivamente a quella facente capo ad Arduino d'Ivrea. In seguito divenne possedimento, intorno al XII secolo, del conte di Badalucco (politicamente dipendente dai conti di Ventimiglia) ed iniziò a stringere alleanze con i paesi e borghi attigui, specialmente con quelli maggiormente vicini alla politica espansionistica della Repubblica di Genova, e ad acquistare nuove terre tra cui metà castrum di Castelfranco (l'odierna Castel Vittorio). La stretta vicinanza politica con Genova fece sì che in un atto del 4 marzo 1261, rogato poi l'8 novembre del 1267, si sancisse il passaggio di Triora come nuovo feudo della repubblica genovese. Il passaggio di proprietà giovò molto al paese e al borgo - soprattutto per le numerose concessioni offerte dal capoluogo genovese, tra cui la libera pena capitale - tanto da diventarne comune capofila della nuova podesteria comprendente i borghi di Molini di Triora, Montalto Ligure, Badalucco, Castel Vittorio, Ceriana e Bajardo. La creazione di nuove cinte murarie e l'erezione di cinque fortezze difensive creò una sorta di nucleo fortificato, quasi inespugnabile, che mise a dura prova le truppe dell'imperatore Carlo IV nella tentata conquista del borgo. Persino la repubblica ebbe notevoli problemi nella sua gestione, leggermente inasprita per le continue tasse imposte agli abitanti, tanto da far imprigionare il capo delle milizie e distruggere parte della fortezza. Nonostante i dissapori creatisi, la popolazione rispose positivamente alle chiamate di guerra, specie nella famosa battaglia della Meloria del 1284, dove Triora e la sua podesteria inviarono nella battaglia marinara contro Pisa circa duecentocinquanta balestrieri a sostegno di Genova. Nel 1625 l'esercito piemontese del Ducato di Savoia cercò invano la conquista del borgo, che strenuamente difese le proprie terre, a differenza di altri paesi vicini che - dati alle fiamme - si arresero ai sabaudi. Ulteriori scontri si ebbero nel 1671 con la comunità di Briga (ora in territorio francese) per futili motivi legati al territorio da pascolo. L'edificazione del castello avvenne probabilmente nel periodo che va dal XII secolo al XIII secolo, costruito interamente nella roccia sul punto più alto dell'allora paese di Triora. Citato nei documenti antichi come il Castrum Vetus Triorae, e antico possedimento dei conti di Ventimiglia, proprio per la sua posizione considerata strategica lungo le vie principali della valle Argentina fu nel periodo medievale acquisito dalla Repubblica di Genova che ne fece un'importante baluardo difensivo. Un'importanza militare che con l'avvento di nuove postazioni difensive lungo questa parte della Liguria Occidentale, e anche dalla migliorie in campo difensivo e armi da fuoco, venne sempre meno tanto che nel 1625, nelle azioni belliche tra lo stato genovese e il Ducato di Savoia, il castello triorese risultò pressoché non servibile. Attualmente risulta in stato di rudere. Fulcro dell'economia feudale era il sistema curtense, che si irradiava intorno al castello del feudatario. A Triora il castello dovette essere costituito dal forte di San Dalmazzo, a cui era annessa la chiesa omonima e l'abitazione del signore. La corte era una vera e propria cittadella completamente autosufficiente, con i suoi magazzini, coloni e artigiani, e vendeva, comprava e barattava con i trioresi i prodotti della terra e i manufatti locali. Qual è il fascino e la storia di questo antico fortilizio? "Il Castello di Triora – dice lo storico Alessandro Giacobbe - rappresenta l'unicità del tipico sistema difensivo della Liguria Occidentale. Pur essendo sostanzialmente piccolo, riprende una struttura che molto probabilmente era legata al primitivo insediamento preromano della Valle Argentina. Grazie alla sua posizione strategica, dal forte si potevano controllare tutte le vie di comunicazione, dalle pianure del nord Italia al mare. Prima i Conti di Ventimiglia, ma soprattutto i genovesi, verso la metà del 1200, nell'espansione verso la Liguria Occidentale, capirono la sua importanza e decisero di acquisirlo, nell'ambito dell'acquisto dei diritti signorili su Triora. Il Castello, pertanto, divenne il perno di un ampio sistema difensivo di Genova basato su avamposti per il controllo del territorio ligure. Con il passare del tempo, però, perse gradualmente il suo potere e la sua funzione. Alla Repubblica Genovese serviva più un controllo sulle strade che con punti fortificati, tanto che nella guerra del 1625, una guerra definita moderna con armi da fuoco, non serviva già praticamente più a nulla". Altri link suggeriti: http://www.fotografieitalia.it/foto.cfm?idfoto=11850, https://www.youtube.com/watch?v=KLrOUii0ypg (video di Vaghi per il mondo)
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Triora#Storia, https://it.wikipedia.org/wiki/Castello_di_Triora, http://www.sanremonews.it/2017/06/22/leggi-notizia/argomenti/altre-notizie/articolo/triora-con-lo-storico-alessandro-giacobbe-alla-scoperta-del-castrum-vetus-trioriae-il-castel.html
Foto: la prima è di jonhill su https://mapio.net/pic/p-18121647/, la seconda è presa da http://www.rivieradeibambini.it/i-borghi-belli-ditalia-triora-non-streghe/
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