lunedì 16 marzo 2020

Il castello di lunedì 16 marzo



CANTIANO (PU) - Rocca di Sant'Ubaldo (o Rocca Gabrielli)

L’antica Luceoli, poi divenuta Cantiano, fu un importante centro e lo divenne ancor di più dopo le invasioni degli Eruli e dei Goti, come caposaldo del “Corridoio bizantino” che insinuandosi nei territori dei Longobardi di re Alboino, costituiva l’unica alternativa alla Flaminia presidiata dai longobardi consentendo di mantenere in comunicazione i domini bizantini adriatici dell’Esarcato e delle Pentapoli con i Ducati di Roma e di Napoli. Forse in funzione antilongobarda o per difendersi dalle incursioni dei Saraceni del IX secolo si iniziò la fortificazione dei due colli di Colmatrano e di Cantiano, intorno ai quali i superstiti di Luceoli, definitivamente distrutta nel 1137 dall’imperatore Lotario, ripiegarono per dare avvio alla comunità di Cantiano. Sul colle di Colmatrano si ergeva una imponente torre alta 24 metri di cui oggi nulla rimane; il colle di Cantiano, oggi di S. Ubaldo, ospitò la costruzione del Palazzo-castello di cui rimane parte della torre d’angolo. La successiva unione dei due colli con una possente cinta muraria larga 10 m., trasformò il Castello di Cantiano in una formidabile roccaforte, tanto strategica che i potenti di ogni secolo se ne disputarono il possesso. Dall’obbedienza all’impero del Barbarossa e di Federico II di Svevia, Cantiano passò nel 1244 per atto di quest’ultimo sotto la giurisdizione di Gubbio e nel 1250 sotto il Governo della Chiesa. Intorno al ‘300, ritornata sotto il controllo degli Eugubini, Cantiano visse l’esperienza della “Libera Università” con la quale, grazie a donazioni del conte Gualteruzio Bonaccorsi, la comunità diventava proprietaria ed amministratrice dei beni comuni. Una parte delle somme ricavate veniva destinata agli stipendi del medico e del maestro affinchè i loro servizi fossero gratuiti per la comunità. Nel corso dei tempi a disputarsi il dominio del Castello di Cantiano furono anche i Montefeltro di Urbino ed i Malatesta di Rimini, sostenuti per interessi territoriali dai Visconti, signori di Milano e dalla repubblica di Firenze. Nel 1393, caduta la rocca di Colmatrano, il castello di Cantiano, seppure inespugnato per gloria del difensore conte Francesco Gabrielli, patteggiò una pace onorevole e venne ceduto ai Montefeltro fino al 1631 seguendo così la storia ed il destino dello Stato di Urbino. La Rocca Gabrielli presenta oggi i resti della cinta muraria restaurata all'indomani del grande assedio dei Montefeltro (1384-1393), che la dominarono fino al 1508. Del complesso rimane la "Torre pagella" (XIII sec.) usata per i colombi viaggiatori e i resti del castello voluto da Federico da Montefeltro, e realizzato nel 1478 da Francesco di Giorgio Martini. La rocca venne demolita nel 1857.

Fonti:https://www.iluoghidelsilenzio.it/rocca-di-colmatrano-cantiano-pu/, http://www.turismo.pesarourbino.it/elenco/rocche/cantiano-rocca-gabrielli.html, https://www.riminibeach.it/visitare/rocca-cantiano

Foto: la prima è presa da http://www.luoghidelsilenzio.it/marche/07_castelli/02_pesaro/00022/index.htm, la seconda è presa da http://www.luoghidelsilenzio.it/marche/07_castelli/02_pesaro/00022/index.htm

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