lunedì 2 marzo 2020

Il castello di lunedì 2 marzo




GUALDO CATTANEO (PG) - Castello di Grutti

Il nome del paese deriva da Grotte o Grott'ombra, termini con i quali lo si designò nel Medioevo ed in seguito, per via della zona ricca di cunicoli e grotte scavate nel masso di travertino che si estende sino a S. Terenziano; in passato, queste erano usate come ricovero per gli animali o, addirittura, come rifugio antiaereo durante la II guerra mondiale. Alcuni documenti indicano che tali luoghi vennero adibiti a catacombe dai primi fedeli cristiani per rifugiarvisi, seguaci del vescovo tuderte san Terenziano. Si ritiene che il paese sia stato fondato (assieme a San Terenziano) in periodo augusteo da coloni romani. E' agli inizi del sec. XII che si concluse la poderosa opera di fortificazione delle poche e uniche case riunite, una ventina in tutto, che costituivano l'abitato di Grutti. I potenti signori di fazione imperiale (ghibellina) oltre a cingere di mura tutto l'agglomerato di tali abitazioni, provvidero anche a fortificarlo erigendo torri possenti: parte di queste sono ancora oggi in buono stato, e contribuiscono a rievocare un tempo lontano ed estremamente affascinante, velato dalla polvere inesorabile degli anni, ma non ancora completamente spento. Il torrione che sovrasta il castello misura un'altezza di circa 20 m., una larghezza di 8 m. ed ha muri di uno spessore superiore al metro. L'accesso è possibile attraverso una prima rampa di scalette esterne in pietra e, per l'altra metà superiore, attraverso altre scale interne alla torre. Accanto a questa grande torre, dal lato opposto, si trovava un'altra torre minore (precipitata con grande fragore sul piazzale antistante di Grutti nel 1949), ed insieme costituivano la facciata d'ingresso al castello, sostenendo alla base un gigantesco portone che chiudeva in sicurezza la popolazione del paese. Le abitazioni dell’antico castello sono oggi per lo più adibite a magazzini e cantine. All'interno del castello, subito dopo la porta d'ingresso, di cui oggi non esiste più traccia, vi era una cisterna sotterranea contenente acqua piovana, fornita di muretto divisorio per renderla potabile. Grutti vanta anche diverse torrette a sè stanti, oppure annesse a qualche fabbricato a scopo di difesa: si trovano un pò disseminate dappertutto in questo altipiano, nel rione di S. Costanzo, nei pressi di S. Maria d' Agello, ai lati della via che conduce al "Monte". Il luogo fu molto caro ad Angelo Cesi, vescovo di Todi, che vi fece eseguire alcuni interventi di restauro. Altri link suggeriti: https://www.youtube.com/watch?reload=9&v=Zm_JE1JhOn8 (video di Diego Pieroni), https://www.youtube.com/watch?v=SI_P0uT6RS4 (video di ChristiansXXIX)

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Grutti, testo di Francesca Falchi su https://web.archive.org/web/20060811231731/http://www.grutti.com/it/gruttistoria.htm, https://www.iluoghidelsilenzio.it/castello-di-grutti-gualdo-cattaneo-pg/

Foto: la prima è presa da https://www.iluoghidelsilenzio.it/castello-di-grutti-gualdo-cattaneo-pg/, la seconda è presa da https://www.aboutumbriamagazine.it/gualdo-cattaneo/

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