SAN VITO LO CAPO (TP) - Torri costiere
Lungo la fascia costiera si ergono le torri Scieri, Mpisu e Isulidda, tutte progettate nel 1583 dall’architetto fiorentino Camillo Camilliani, al quale venne affidato il compito di realizzare un sistema di torri per la difesa dai pirati che infestavano il Mediterraneo. Partendo dalla provinciale che costeggia San Vito lo Capo, in località Makari sorge la prima roccaforte: torre Isulidda. Essa costituisce l’elemento più emergente della costa makarese; torre a pianta quadrata costruita con pietra intonacata, presenta l’accesso verso il monte. Il paesaggio rupestre, adatto alle scalate libere, permette ai turisti appassionati di questa disciplina sportiva, di misurare la propria bravura sugli scenari di un luogo incantato a picco sul mare. Le rocce su cui sorge la roccaforte diventano durante il mese di ottobre palcoscenico del “free climbing” o arrampicata libera. Lo scenario roccioso del golfo di Makari offre ai numerosi arrampicatori, falesie di diverse caratteristiche. Le fasce rocciose di diversa natura permettono la scalata delle pareti sia ai bambini sia ai “top climbers” i fuoriclasse dell’arrampicata libera. Un’altra torre di avvistamento era torre ‘Mpisu, anch’essa a pianta quadrata, situata sul versante nord-ovest. Tutte le strutture difensive citate, al loro interno erano divise in maniera semplice e possedevano una cisterna per raccogliere l’acqua piovana. In ogni torre erano presenti tre militari per la guardia. La roccaforte trovandosi in una posizione più elevata era in comunicazione con la torre Isulidda e le roccaforti di Bonagia e San Giuliano. Le segnalazioni sospette erano eseguite utilizzando due modalità: di giorno si procedeva tramite segnali di fumo fino a quando le altre torri non rispondevano con lo stesso segno; di notte invece si accendevano delle canne (le buse) che formavano un fascio di luce che doveva essere alzato e abbassato tante volte quante fossero le navi avvistate. Qualora la flotta fosse stata composta da più di dodici navi, il fascio di luce sarebbe dovuto rimanere per più di un’ora attorno alla cima della torre. L’ultimo edificio militare che chiude il golfo di Castellammare del Golfo, all’interno del territorio di San Vito lo Capo è la Torre dell’Usciere, detta Scieri. Come tutte le altre camillanee ha pianta quadrata con alla base un possente terrapieno destinato a contenere la cisterna e il deposito per le munizioni; un vano quadrato suddiviso in due ambienti per i torrari si trova al primo piano; sopra, la terrazza dove erano collocati i pezzi di artiglieria e venivano eseguiti i segnali (fani) con fumi e fuoco. Di importanza strategica collegava visivamente le torri del golfo di Castellammare e di Cofano.
Fonti:
http://www.turismo.trapani.it/it/1104/torre-sciere.html,
https://casamarcellasanvitolocapo.wordpress.com/tag/camillo-camilliani/Foto: la prima (Torre Isulidda) è presa da
https://www.sanvitoweb.com/torri.php, la seconda (Torre dell'Usciere) è presa da
http://www.foto-sicilia.it/foto.cfm?idfoto=164589&idcategoria=1&citta=san%20vito%20lo%20capo&idfotografo=3162, la terza (Torre Mpisu) è presa da
https://casamarcellasanvitolocapo.wordpress.com/tag/camillo-camilliani/
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