CORTANZE (AT) - Castello
Il castello rappresenta un tipico esempio di architettura piemontese del tardo Medioevo, con la pianta trapezoidale e dotato di una grande torre merlata e due torrette pensili. Le sue origini risalgono al X secolo, quando era ancora "Curtis Anseris", un borgo abitato derivato da un possedimento fondiario di origine longobardo-franca. Nel corso del tempo l’edificio ha subito diversi passaggi di proprietà: dal vescovo di Asti ai Roero, che ne mantennero il possesso fino alla fine dell´Ottocento. Pur essendo omogeneo l'edificio era diviso in due parti: l'ala signorile predominante e con una corte non accessibile dalle altre destinate ai magazzini, scuderie e le ale degli altri alloggi. Notevole il salone con volte a crociera, con eleganti chiavi in arenaria dalle figure simboliche. Delle due torri originarie rimane quella a sud, alta 22 metri e costituita da tre locali sovrapposti e sormontata da sette merli 'ghibellini' a coda di rondine. La prima di queste stanze è adattata a cappella privata; la seconda ha forma esagonale con volta a spicchi. All'ultimo piano è la stanza detta "la prigione". La tradizione vuole che in questo torrione sia nato Emanuele Tesauro, insigne letterato e storico sabaudo. Il castello venne fatto restaurare ed ampliare nel 1703 dal marchese Ercole Tommaso. Venduto dalla famiglia Roero alla fine dell'800, ebbe diversi proprietari fino a quelli attuali, che, avutolo in uno stato di totale abbandono, lo hanno restaurato e riaperto. Oggi è una rinomata struttura ricettiva: https://www.castellodicortanze.com/. L'intero complesso è circondato da un parco, cui si accede attraverso una rampa ed un cancello in stile barocco; oltrepassato il giardino, dominato dal torrione, si sale sui bastioni che si affacciano da un lato sulle colline e dall’altro sul cortile interno. Al castello è legata una leggenda che ha come protagonista il fantasma di Viola Galante Roero, figlia del marchese Ercole, che fu viceré di Sardegna durante la dominazione dei Savoia. La fanciulla vissuta nel Settecento scomparve in una delle torri del castello dopo la tragica fine della sua storia d’amore con un giovane prete, parroco di una delle chiese del paese; essa si aggirerebbe nel maniero con una veste chiara ed i folti lunghi capelli. Varie sono le versioni su questa storia d’amore fatto sta che anche del giovane prete non si seppe più nulla, rimane solo all’interno della chiesa una porticina murata. Altri link suggeriti: https://www.comune.cortanze.at.it/Home/Guida-al-paese?IDDettaglio=29322, https://www.lastampa.it/asti/2017/06/25/news/a-cortanze-e-rinato-il-castello-dei-roero-1.34589724/
Fonti: https://www.comune.cortanze.at.it/Home/Guida-al-paese?IDPagina=29317&IDCat=4473, https://www.histouring.com/strutture/castello-di-cortanze/, https://www.restauroeconservazione.info/il-borgo-rurale-con-castello-di-cortanze/
Foto: la prima è presa da https://www.piemontetopnews.it/fantasmi-monferrini-la-leggenda-della-giovane-castellana-innamorata-del-parroco-di-cortanze/, la seconda è presa da https://www.restauroeconservazione.info/il-borgo-rurale-con-castello-di-cortanze/
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