Dopo un certo sviluppo per tutta l'età romana, alla fine dell'epoca imperiale si verificò un lento abbandono del borgo, terminato nel XII secolo con l'instaurazione di un castello normanno, che ricalca in gran parte l'antico abitato. Ancora oggi lo sviluppo urbanistico è legato all'antico assetto della città romana. Per tutta l'epoca medievale Buccino fu un feudo dei conti Lamagna, che nel XIV secolo ottennero il castello locale dagli Angioini e lo fortificarono. In quel castello fu poi ospite papa Urbano VI durante la sua fuga da Carlo di Durazzo. Successivamente la città passò ai Caracciolo di Martina. Situato in zona altamente sismica, il comune patì gravi danni per i terremoti del 1466 e 1561. La città subì ingenti danni e numerose vittime nel bombardamento aereo da parte dell'aviazione britannica il 16 settembre 1943; persero la vita nell'attacco un gruppo di bambini che giocava nella piazza di accesso alla città, oltre ad altri abitanti che rimasero coinvolti nel bombardamento, l'accaduto e l'elenco delle vittime è testimoniato dal monumento funebre ai caduti situato in piazza Municipio. La cittadina venne fortemente danneggiata dal sisma del 23 novembre 1980, che ha portato successivamente a numerosi lavori di ricostruzione e messa in sicurezza degli edifici cittadini. Nelle fasi di ricostruzione post sismica sono venute alla luce gran parte delle testimonianze archeologiche dalla antica città di Volcei, oggi ben visibili nel centro storico e nel parco archeologico urbano. Da questo momento in poi la città è divenuta un importante centro archeologico e turistico all'interno della regione. Quello di Buccino rappresenta un tipico esempio di castello baronale dell'entroterra salernitano. Il maniero, anche se allo stato di rudere, è stato di recente restaurato nell'ambito dei programmi del Parco urbano dell'Antica Volcei. Sono stati conservati i diversi elementi architettonici attraverso i quali è possibile leggere l'evoluzione cronologica e funzionale del sito. Non è escluso che il promontorio a guardia del sottostante abitato sia stato utilizzato già in epoca romana, come testimoniano i diversi elementi di reimpiego rinvenuti nei recenti lavori. Dobbiamo però attendere il XII secolo per avere le prime notizie documentali del feudo di Buccino, attraverso le quali conosciamo i nomi dei primi dominus : Nicola di Principato, conte (1128); Giudice Aminabad (1141); Riccardo Philippi (1141). Con l'avvento degli svevi il castello dovette perdere d'importanza, dato che esso non è menzionato nello Statutum de reparatione castrorum imperialium . Neanche in seguito si hanno notizie circa la presenza di castellani e di serventi all'interno del castello. Da questi dati si desume che il castello buccinese non svolgeva un ruolo particolarmente importante, dal punto di vista militare, nello scacchiere delle fortificazioni del Regno. Nel 1247 il castrum Buccino o Pulcini appartenne al feudatario Tommaso di Fasanella. Con gli angioini il castello fu nuovamente assegnato a importanti feudatari, che cambiarono il volto al maniero secondo le consuetudini del tempo. Nel 1269 il maniero, insieme a quelli di Campagna, Eboli, Auletta e Quaglietta, fu assegnato a Roberto, primogenito del conte di Fiandra. Già nel 1271 fu revocato alla Curia regia, per essere poi assegnato, fino al 1274, a Gualtiero de Sommerouse, milite e giustiziere del Regno. Nel corso della V indizione di Carlo I d'Angiò (1276-1277) il castello fu sottratto a Tommaso conte di Marsico per essere assegnato a Guidone d'Alemagna, milite, giustiziere, consigliere, familiare regio, tesoriere e ricevitore fiscale. Nei due secoli successivi, il castello fu in possesso della famiglia d'Alemagna, quindi passò alle famiglie Caracciolo e Di Sangro. Allo stato attuale l'impianto castellare è caratterizzato da un possente mastio a pianta quadrata di epoca normanna che dovette essere l'unica struttura esistente, almeno fino all'avvento degli angioini. Al tardo XIII secolo risale la costruzione di un primo cortile, con relativi edifici residenziali, due torri circolari agli angoli ed una grande cisterna, con annesso ambiente di servizio nella parte meridionale. Questa prima trasformazione è verosimilmente opera della famiglia d'Alemagna, in un momento cruciale per la storia del Regno, caratterizzata dalla cosiddetta guerra del Vespro, scoppiata nel 1282 e che ebbe il suo culmine in Campania proprio alla fine del XIII secolo. In quel periodo si cominciarono a costruire torri circolari scarpate alla base con coronamento superiore costituito da beccatelli e archetti per la difesa piombante. Benché mozze le torri circolari del castello di Buccino rientrano in tale tipologia costruttiva, tipica dell'architettura castellare angioina. Alla prima metà del XIV secolo il castello fu interessato da una nuova riorganizzazione strutturale. La collina venne munita di un apparato difensivo costituito dal fossato con altre due torri circolari e da una seconda cinta muraria. Ancora all'età angioina sono ascrivibili alcuni ambienti ed una scuderia comprese nell'area perimetrata della cinta muraria esterna. Tra il XVI e il XVII secolo il castello subì un graduale abbandono, testimoniato dai progressivi strati di riempimento del fossato e dai livelli di obliterazione rinvenuti nell'ambiente identificato come scuderia. La ripresa di un'occupazione intensiva della collina si colloca tra il XVIII e il XIX secolo quando la riorganizzazione della corte interna, occupata lungo il margine settentrionale da una stalla, e la creazione di un sistema di drenaggio delle acque, definiscono un sostanziale cambiamento nella destinazione d'uso degli spazi. Nel corso del XIX sec. il castello ha assunto la fisionomia di una fabrica testimoniata da quattro grosse calcare, localizzate lungo il versante settentrionale della collina, e da numerose fosse di spegnimento della calce nella parte meridionale. Altri link suggeriti: http://terredicampania.it/reportage-in-campania/il-castello-baronale-di-buccino-volcei-sfida-alla-storia/17/10/2016/, http://www.volcei.net/parco_archeologico/il_castello_normanno_angioino.html, https://www.destinazioneseletanagrovallodidiano.info/evento.php?pid=45, https://www.youtube.com/watch?v=7NcXiYnENt4 (video di provincia d'amare),
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Buccino, testo dell'Arch. Lucio Ganelli su http://nuke.cittadicampagna.com/Cultura/Articoli/LucioGanelli/IlcastellodiBuccino/tabid/119/language/it-IT/Default.aspx
Foto: entrambe sono di Frabbey59, prese da https://www.tripmondo.com/italy/campania/provincia-di-salerno/buccino/
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